El País, 30.5.08
[articolo originale di Miguel Mora qui]
"Entro la fine dell'anno risolveremo il problema degli accampamenti di zingari abusivi, e questo significa che le leggi saranno rispettate". Il ministro degli interni italiano, Roberto Maroni, ha annunciato ieri che il consiglio dei ministri approverá oggi la concessione ai prefetti (delegati del Governo) di Milano, Roma e Napoli di poteri speciali per affrontare la chiamata all'emergenza zingara. Il primo provvedimento sará quello di elaborare un censimento esaustivo degli abitanti degli accampamenti. Per questo, il ministero dell'Interno mobiliterá tutti i prefetti d'Italia: "Voglio sapere quanti accampamenti ci sono provincia per provincia, e chi ci sta dentro", ha affermato Maroni.
Varie ONG e organizzazioni internazionali hanno ricordato nelle ultime settimane che nominare commissari speciali per trattare problemi relativi a minoranze serve solo a perpetuare la discriminazione di questi gruppi. Amnesty International e la Lega Antidiffamazione hanno messo in guardia sul rischio che corre l'Italia di "ignorare il principio della responsabilitá individuale" emanando leggi specifiche su "gruppi e minoranze a seconda della loro nazionalitá, etnia o luogo di permanenza".
Varie ONG e organizzazioni internazionali hanno ricordato nelle ultime settimane che nominare commissari speciali per trattare problemi relativi a minoranze serve solo a perpetuare la discriminazione di questi gruppi. Amnesty International e la Lega Antidiffamazione hanno messo in guardia sul rischio che corre l'Italia di "ignorare il principio della responsabilitá individuale" emanando leggi specifiche su "gruppi e minoranze a seconda della loro nazionalitá, etnia o luogo di permanenza".
Ma Maroni avanza secondo il programma annunciato perché ogni cittá italiana elabori il censimento degli abitanti di etnia rom. La normativa, che si conoscerá oggi, "potrá derogare alcune leggi vigenti", secondo Maroni.
Il ministro ha commentato che negli accampamenti rom "c'é molta gente che vive in condizioni miserabili, e molti minori". "Naturalmente," ha aggiunto, "non entreremo con le ruspe a distruggerli, ma bisogna trovare una soluzione". Il ministro degli interni calcola che ci sono circa 152.000 zingari che vivono in Italia, dei quali il 37% possiede la nazionalitá italiana. Almeno il 50% sono bambini e adolescenti che, per la maggioranza, sono nati su territorio italiano.
Najo Adzovic, rappresentante dell'accampamento piú grande di Roma, il Casilino 900, ha manifestato ieri la sua dura opposizione a questi provvedimenti. "Il censimento é solo una farsa, una scusa per fare paura alle persone, cercare di allontanare le famiglie e realizzare espulsioni di massa", ha detto. La comunitá rom é meno protetta che mai in questo momento, secondo Adzovicn, perché alcune associazioni che fanno da intermediarie tra questa minoranza e il comune di Roma "sono piú dedicate a fare politica per ottenere il rinnovo dei loro contratti che a difendere gli interessi dei rom".
D'altra parte, anche il ministro Maroni si é mostrato preoccupato per il possibile ritorno in Italia di un "clima di violenza politica" come quello che ha sofferto il paese negli anni '70. Dopo lo scontro tra gruppi di giovani neofascisti e di sinistra vissuto questa settimana nell'universitá la Sapienza di Roma, il governo cerca di analizzare lo svolgersi degli eventi.
Il ministro ha commentato che negli accampamenti rom "c'é molta gente che vive in condizioni miserabili, e molti minori". "Naturalmente," ha aggiunto, "non entreremo con le ruspe a distruggerli, ma bisogna trovare una soluzione". Il ministro degli interni calcola che ci sono circa 152.000 zingari che vivono in Italia, dei quali il 37% possiede la nazionalitá italiana. Almeno il 50% sono bambini e adolescenti che, per la maggioranza, sono nati su territorio italiano.
Najo Adzovic, rappresentante dell'accampamento piú grande di Roma, il Casilino 900, ha manifestato ieri la sua dura opposizione a questi provvedimenti. "Il censimento é solo una farsa, una scusa per fare paura alle persone, cercare di allontanare le famiglie e realizzare espulsioni di massa", ha detto. La comunitá rom é meno protetta che mai in questo momento, secondo Adzovicn, perché alcune associazioni che fanno da intermediarie tra questa minoranza e il comune di Roma "sono piú dedicate a fare politica per ottenere il rinnovo dei loro contratti che a difendere gli interessi dei rom".
D'altra parte, anche il ministro Maroni si é mostrato preoccupato per il possibile ritorno in Italia di un "clima di violenza politica" come quello che ha sofferto il paese negli anni '70. Dopo lo scontro tra gruppi di giovani neofascisti e di sinistra vissuto questa settimana nell'universitá la Sapienza di Roma, il governo cerca di analizzare lo svolgersi degli eventi.
(si ringrazia Carolina per la segnalazione)
4 commenti:
questi si che sono i veri problemi dell'italia, mica l'inflazione..
il problema sicurezza in Italia non esisteeeeeee.
il problema è a monte. I media montano le notizie sotto dettatura dei politici e ti fanno credere quello che vogliono. Sono depresso per questo e la cosa che mi fa più rabbia è il servilismo dei giornalisti, cioè di coloro che dovrebbero informarti. Certo, meno male che c'è internet ma la percentuali di internauti è bassa rispetto alla massa che vede i vari tg nazionali che drogano la mente di false notizie ed emergenze inesistenti.
In Italia la media è di 4 stupri al giorno... quando fa comodo tirano fuori quello del rumeno!!!
Alessandro
arerama@vodafone.it
ehm, ok il problema andrebbe visto da i dati e non dagli episodi, ma la sensazione è che in Italia c'è un'impunità pressoché totale. Un esempio: a detta di un procuratore di Catanzaro tutti i processi per inadempienze sulla sicurezza nei cantieri che causano vittime sul lavoro a partire dal 2007 andranno MATEMATICAMENTE in prescrizione...
per quanto riguarda la sicurezza non conosco la situazione in tutti i paesi d'Europa, ma non mi sembra di aver visto dove sono stato persone rinchiuse nelle proprie case come qui a Roma (grate, porte corazzate, allarmi elettronici...)
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