mercoledì 7 maggio 2008

Intervista di "el País" a Giovanni Sartori








Intervista: L'italia di Berlusconi

El País 4.5.08

"Mi preoccupano piú gli interessi di Berlusconi che i saluti fascisti"

[articolo originale qui]


Giovanni Sartori (Firenze, 1924) é un politologo, professore emerito dell'Universitá di Colombia e premio Príncipe de Asturias. Una delle voci piú rispettate nel panorama intellettuale italiano, Sartori collabora con il quotidiano Il Corriere della Sera. Ci ha concesso questa intervista telefonica venerdí, da Roma.

Domanda. La preoccupa lo scenario politico italiano?

Risposta. Sí, sono preoccupato. Non le dico molto preoccupato, ma senza dubbio glielo diró se lei mi richiama tra qualche mese.

D. Come giudica i saluti fascisti dopo la vittoria della destra a Roma e le frequenti dichiarazioni di tono xenofobo di vari rappresentanti della coalizione conservatrice?

R. L'immagine di Roma é folklore. Si tratta di ridottissime minoranze, senza nessun peso político. Naturalmente si tratta di un folklore abbastanza sgradevole. Conosco paesaggi molto piú belli. Peró ció che mi inquieta non é l'immagine di quegli energumeni che fanno il saluto fascista e nemmeno le cattive barzellette di Berlusconi.

D. Che cos'é, quindi?

R. Quello che mi preoccupa é quello che dice Berlusconi quando parla seriamente. Quando dice all'Unione Europea di "non rompere le scatole" nella faccenda dell'Alitalia. Questo dimostra la sua concezione delle istituzioni, dell'esercizio del potere. E mi preoccupa la sua tremenda penetrazione nel tessuto sociale del paese, il colossale conflitto di interessi che rappresenta.

D. Sembrerebbe un conflitto senza soluzioni.

R. Nessuno lo ha combattuto. I mezzi di comunicazione sono piú o meno sottomessi. Lui torna al potere deciso a sistemare le sue cose rimaste in sospeso - perché ancora ne ha piú di una- e temo che abbia poca voglia di fare le riforme necessarie per il paese, che sarebbero dolorose. La riduzione del debito pubblico, il taglio alle spese nelle pensioni, la riforma della pubblica amministrazione... Peró quello che gli interessa é sorridere, risultare simpatico e raccontare barzellette. In altri paesi i giornali avrebbero decretato subito la rovina di un tipo cosí.

D. La Lega Nord ha anche avuto un buon successo alle urne.

R. La sua ascesa é un elemento nuovo. Credo ci siano due motivi. Primo, il concetto di federalismo fiscale, che raccoglie consensi ogni volta piú ampi in tutte le regioni ricche. Chi ha i soldi é chiaramente stufo di pagare imposte che non si sa che fine facciano, né producono servizi o infrastrutture.

D. La seconda?

R. L'altro motivo é l'antipolitica, un sentimento che la Lega ha saputo intercettare. Naturalmente a ció si é aggiunto un desiderio di cambio dei cittadini dopo gli scarsi risultati del governo Prodi. Questa onda ha travolto prima Veltroni, e dopo Rutelli. Veltroni (Prodi in originale, ndr) ha voluto scrollarsi di dosso i nani (piccoli partiti) che gli hanno reso la vita impossibile. Questo é stato il risultato. Torna la destra, nonostante la sua pessima gestione nei suoi periodi di governo.

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