Financial Times, 22.05.2008
Tornato al potere da sole due settimane, il premier nonché magnate dei media Berlusconi é giá sotto il fuoco nemico per il dubbio che abbia usato il parlamento per portare avanti i suoi interessi affaristici e portato il suo paese in conflitto con Bruxelles su una serie di argomenti.
Il Governo ed i capi di partito hanno insistito venerdí sul fatto che la legge portata in parlamento giovedí rispettasse le direttive UE sull'apertura in Italia del mercato delle televisioni, che é dominato da tre canali pubblici RAI e tre Mediaset, posseduti dalla famiglia miliardaria Berlusconi.
"Ció che l'Unione Europea impone é proprio quello che stiamo facendo", ha detto un rappresentante del partito di Berlusconi Forza Italia.
I parlamentari dell'opposizione hanno insistito sul fatto che un emendamento del Governo, presentato tra le proteste generali, é stato fatto per proteggere il canale di Mediaset Rete4 dalla competizione. La legislazione proposta, dicono, é in contrasto con una decisiona della Corte di Giustizia Europea, e darebbe adito a processi di infrazione da parte di commissari dell'UE.
Antonio di Pietro, leader del partito di opposizione Italia dei Valori, ha accusato il premier di "fare una legge a suo uso e consumo". Riferendosi alla possibilitá di regolatori europei di multare l'Italia per €300,000 al giorno per le sue infrazioni sui media, ha aggiunto: "Ancora una volta saranno gli italiani a pagare per Silvio Berlusconi".
La Commissione Europea sta giá investigando sul prestito di 300 milioni di Euro esteso dal governo precedente alla compagnia aerea di bandiera Alitalia, per verificare se costituisca aiuto di stato illegale.
Precedentemente questa settimana, le proposte di Berlusconi puntavano ad abbattere l'immigrazione illegale e i "prolungamenti di soggiorno" di cittadini dell'Unione Europea: questo ha causato preoccupazione a Bruxelles, specialmente sul destino dei rom ai quali é stata negata la residenza in Italia.
La legislazione sui media proposta permetterebbe a Rete4 di continuare ad usare le sue frequenze analogiche terrestri fino al cambio finale alla trasmissione in digitale, che é fissato per il 2012. Si potrebbe votare in parlamento giovedí prossimo.
A gennaio, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che il sistema di trasmissione in Italia va contro le leggi dell'Unione Europea per le sue allocazioni non trasparenti di frequenze televisive. La corte suprema d'Europa é stata influenzata dal caso Europa7, una televisione privata italiana che ha vinto i diritti ad una licenza di trasmissione nel 1999 ma non ha potuto ottenere una frequenza che era stata giá allocata a Rete4.
Viviane Reading, commissario dell'UE per le telecomunicazioni, disse in quell'occasione che gli stati membri non devono usare l'allocazione di frequenze per proteggere le posizioni degli operatori esistenti.
3 commenti:
quanta verità...
questa è informazione!
Che qualcuno salvi l'Italia dal coma Mediatico al quale è sottoposto!
Ps: Bravi ragazzi, continuate così, ottimo blog!
SeiFeR_ALcHeMy
boia sto articolo spacca..pure verità..
ma ormai in italia silvio ha piazzato i suoi in ogni posto, e col lavaggio del cervello c'ha pure la maggioranza degli italiani..
sono convinto che se una nazioni ci invadesse tantissimi scenderebbero per difendere gli ideali di silvio e non per l'italia..
http://andreapoulain.blogspot.com/
Che dire... Qualcosina filtra anche da noi nei telegiornali...
Però bellissima questa idea, è una curiosità che nasce spesso quella di sapere cosa scrivono di noi all'estero.
Blog molto interessante.
Grazie per tutto il lavoro che fate!
Grazie Silvia :P
Ciaoooo
Anteros :)
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