lunedì 26 maggio 2008

L'Italia verso la costruzione di un ponte di due miglia per la Sicilia














The Times, 23.05.2008

[articolo originale di Richard Owen qui]

Si è sognato fin dai tempi dei Romani, ed i piani sono stati sempre abbozzati e poi messi da parte per via dei costi elevati, di ostacoli burocratici, di paure legate ai terremoti e alla mafia.

Ma oggi il nuovo governo di centro_destra di Silvio Berlusconi ha dichiarato che uno storico ponte lungo due miglia (ndt 3,2Km circa) che passerà sullo Stretto di Messina collegando il continente alla Sicilia - il più lungo ponte sospeso nel mondo - ha una "priorità urgente" e che questo lavoro dovrà iniziare "presto".

Altero Matteoli, il Ministro delle Infrastutture, ha dichiarato di aver chiesto a Pietro Ciucci, capo delle compagnia responsabile del progetto, ormai già più volte rinviato, "di creare le condizioni per la ripresa del progetto di costruzione al più presto possibile". Durante il mese scorso nella campagna elettorale, Berlusconi ha rimarcato che "costruire il ponte interamente con mani italiane è motivo di orgoglio nazionale".

Il contratto, per la realizzazione del ponte, è stato assegnato alla impresa di costruzioni Impregilo tre anni fa dal passato governi Berlusconi. Impregilo ha formato la "Società Stretto di Messina" sotto il controllo di Ciucci per costruire il ponte, con il termine di fine lavori fissato per il 2012 e un costo stimato di circa 5 miliardi di euro.

Questo è stato uno dei tanti progetti di infrastrutture archiviati dal poco longevo governo di centro-sinistra di Romano Prodi, che lo ha classificato come "non prioritario" e di "dubbia utilità".

Tuttavia, Berlusconi - ampiamente criticato per il suo fallimento nel rivitalizzare l'economia italiana durante il suo ultimo mandato dal 2001 al 2006 - si è mosso velocemente su vari fronti, dopo il giuramento avvenuto due settimane fa. Questa settimana ha emanato un decreto draconiano (ndt particolarmente severo) per risolvere i problemi legati al crimine nelle strade, all' immigrazione illegale e alla crisi dei rifiuti a Napoli, ed ha promesso di capovolgere la moratoria vecchia di venti anni, e reintrodurre il nucleare in Italia.

Il piano per lo stretto di Messina prevede un ponte sospeso con una strada a sei corsie e due linee ferroviarie, con una estensione di 3.300 metri, lunghezza superiore ai 1.991 metri del ponte Akashi-Kaikyo in giappone (ndt attualmente il più lungo al mondo), e sospeso con cavi di acciaio. Le due torri saranno alte 382 metri.

Il ponte collegherà Reggio Calabria nel continente a Messina. Una striscia di mare di 16 Km(10 miglia) nel punto con larghezza maggiore e collegato solo attraverso i traghetti già dall'antichità, quando i sui mulinelli e gorghi traditori hanno dato vita al mito dei mostri Scilla e Cariddi descritti nell'Odissea di Omero.

I leader dell'opposizione hanno detto che il ponte era in una zona soggetta ai terremoti, e c'erano "paure ben fondate" che i fondi sarebbero stati sviati dalle organizzazioni criminali, le quali controllano buona parte della industria della costruzione nel Sud Italia. Luigi Croce, procuratore della Repubblica nel Tribunale di Messina, ha dichiarato di temere che la mafia finisca per controllare "tutto, dai lavori per le strade locali ai contratti per il catering".

Gli ambientalisti obbiettano che il ponte distruggerà il delicato ecosistema dello Stretto, minacciando le specie rare di animali e piante e disturbando le migrazioni di uccelli.

Secondo lo storico greco Strabo, le truppe Romane, al ritorno dalle guerre puniche contro Cartagine, attraversarono lo stretto con barche che trasportavano gli elefanti catturati dopo la battaglia con Annibale, ma furono spazzate via dalla corrente.

L'idea del ponte sullo stretto è stata avuta da Carlo Magno, e poi dai Normanni che governavano la Sicilia durante il medioevo. Progetti dettagliati furono realizzati durante tutto il diciannovesimo secolo da ingegneri italiani dopo l'unificazione d'Italia, ma mai usati.

(Si ringrazia Ronan per la segnalazione)

2 commenti:

Andrea Poulain ha detto...

che bel regalo alla mafia..piuttosto facciamogli un vaglia e lasciamo intato l'ecosistema..
fino al catering guadagneranno uhauahuahauh non ci resta che riderci sopra.
poi però Silvio scrive alla sorella di Falcone.
che uomo viscido..
http://andreapoulain.blogspot.com/

Paolo ha detto...

oggi (29/5/08) l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato era a Radio Anch'io (RAI Radio 1).
Le Ferrovie vantano enormi crediti verso lo Stato, soprattutto per quanto riguarda i treni dei pendolari (i regionali) che trasportano il 90% dei passeggeri totali.
Dato che è un servizio sociale fondamentale (le Ferrovie lavorano in perdita sui regionali), che i treni sono sempre stracolmi e che chi prende il treno non viene in città ad inquinare con la macchina di proprietà, sarebbe forse il caso di sistemare prima la rete di trasporti pubblici piuttosto che buttare miliardi di euro per un mostro simile.