The Times, 23.05.2008
Allarmi di epidemie per una persistente ondata di calore che attanaglia l'Italia
Ventisei funzionari responsabili dell'emergenza spazzatura a Napoli, tra cui Alessandro Pansa, capo della polizia della cittá, sono sotto inchiesta per aver potuto "fare affari illeciti con i rifiuti" invece di risolvere la crisi.
Pansa ha detto che non si sarebbe dimesso. "Ho fiducia che l'inchiesta mostrerá che mi sono sempre comportato in modo corretto", ha detto. Pansa ha ricoperto l'incarico di commissario speciale del Governo per la crisi spazzatura per sei mesi lo scorso anno.
Tutti coloro che sono stati nominati dai magistrati e sono sotto inchiesta sono stati messi agli arresti domiciliari, eccetto Pansa. La polizia ha detto che l'inchiesta aveva a che fare con "traffico di spazzatura e frode". Sotto inchiesta anche Marta Di Gennaro, ex-assistente senior di Guido Bertolaso, ex-capo della protezione civile, che solo una settimana fa é stato nominato da Silvio Berlusconi, premier, commissario speciale per la crisi della spazzatura a Napoli con il rango di sottosegretario. Alcuni report dicono che Bertolaso avrebbe consegnato le sue dimissioni a Berlusconi perché il suo lavoro era giá diventato "impossibile".
Ci sono state sporadiche "emergenze smaltimento rifiuti" nell'area di Napoli dal 1994, ma quella in atto dal Natale scorso ha raggiunto nuovi record, con i residenti locali a costruire barricate per prevenire la riapertura di discariche traboccanti e a incendiare montagne di spazzatura maleodorante e infestate da ratti. Funzionari della salute oggi hanno lanciato l'allarme di epidemie mentre una persistente ondata di calore attanaglia l'Italia, con punte di 35 gradi a Napoli,
La colpa della crisi é data alla camorra, la mafia napoletana, che si é infiltrata nel redditizio affare dello smaltimento di rifiuti, scaricando spazzatura in discariche abusive ed impedendo la costruzione di nuovi inceneritori. Gli investigatori sospettano collusione tra la camorra e funzionari locali. A marzo Antonio Bassolino, presidente della regione Campania ed ex-sindaco di Napoli, e 27 dirigenti di compagnie che si occupano dello smaltimento rifiuti sono stati accusati di frode, abuso d'ufficio e "divulgazione di informazioni segrete su tematiche ambientali".
Oggi i PM hanno detto che "eco balle" di spazzatura compressa non sono mai state bruciate perché la spazzatura liquida e solida al loro interno non é stata separata, rendendole un rischio per la salute. Un'altra accusa é che i funzionari fossero collusi nella scarica illegale di spazzatura tossica non trattata in Germania. "Attraverso un meccanismo fraudolento, una parte della spazzature veniva illegalmente sotterrata in Germania in flagrante violazione delle leggi dell'UE", i PM hanno scritto in un comunicato. I funzionari della commissione spazzatura erano "del tutto a conoscenza del fatto che una parte dei rifiuti fosse pericolosa".
L'inchiesta si sposta questa settimana sugli scontri tra polizia e residenti della periferia di Napoli, a Chiaiano, che protestavano contro la proposta della costruzione di una discarica in una vicina cava di pietra. Berlusconi, eletto premier per la terza volta il mese scorso, ha promesso nella riunione di gabinetto a Napoli di usare l'esercito per evitare che la camorra ed i protestanti locali facciano delle discariche "zone militari", con condanne fino a 5 anni a chi "ostruisca" la discarica di rifiuti. Sono stati nominati dieci nuovi luoghi da adibire a discariche. Comunque sia Roberto Maroni, ministro dell'Interno, sia gli ufficiali militari hanno espresso i loro dubbi verso l'uso proposto dell'esercito per sedare i conflitti civili.
Una "tregua" temporanea é stata raggiunta a Chiaiano - che si trova vicino ad un ospedale - dopo che il governo ha offerto un "dialogo" con i residenti sulle implicazioni ambientalistiche e sulla salute. Comunque Berlusconi ha detto: "Lo stato non si puó arrendere, il problema della spazzatura dev'essere risolto. Azioni di blocco non saranno tollerate".
Ufficialmente ci sono 5000 tonnellate di rifiuti nelle strade di Napoli e 50,000 tonnellate in tutta le regione Campania, ma questa stima é quasi certamente per difetto. Precedentemente questo mese la Commissione Europea ha portato l'Italia alla Corte di Giustizia perché non é riuscita a prevedere, meno ancora ad implementare, un "piano coerente" per risolvere la crisi.
Nessun commento:
Posta un commento