martedì 28 ottobre 2008

La crisi italiana ha un premier che è su di giri









International Herald Tribune (New York Times Europe), 22.10.08

Nella foto: il premier italiano Silvio Berlusconi la settimana scorsa , mentre lascia un summit dell'Unione Europea a Bruxelles per recarsi in un dance club a Milano

[articolo originale di Rachel Donadio qui]

ROMA: Questo mese, mentre i mercati precipitavano e gli azionisti si facevano prendere dal panico, il miliardario primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, ha assistito ad un vertiginoso calo pari al 40% dei titoli di alcune delle sue società. Eppure è apparso ottimista come al solito, facendo baldoria fino all’alba in una discoteca di Milano di ritorno da una riunione con i leader europei su come far fronte alla crisi finanziaria.

“Se dormo tre ore ho ancora energia per fare l’amore per altre tre”, riporta testualmente il quotidiano La Repubblica quando Berlusconi lo ha rivelato alla folla dei più giovani. “Vi auguro di arrivare a 70 anni nella stessa forma fisica in cui ci sono arrivato io”.

A parte l’umorismo teatrale e da spogliatoio per cui l’Italia lo ama e lo odia, questa affermazione rispecchia la realtà: Berlusconi, 72enne, è su di giri, il suo potere e la sua influenza sono più forti che mai. Il motivo: quest’uomo con una posizione senza pari al centro dell’economia e della politica della nazione ora si tiene pronto a controllare miliardi di dollari provenienti dal denaro pubblico per salvare le società private che potrebbero averne bisogno, e probabilmente ne avranno.

Questa ulteriore espansione del potere di Berlusconi, che alcuni attaccano in quanto pericolosa e altri acclamano come necessaria in questi tempi difficili, conferma il detto: esistono due tipi di italiani, quelli che lavorano per Berlusconi e quelli che ci lavoreranno.

Berlusconi “influenza l’economia, la quale ha bisogno dello stato ora come ora”, ha affermato Stefano Folli, giornalista della pagina politica. “Se l’economia ha bisogno dello stato, ha bisogno di lui”.

Questo nuovo potere economico giunge proprio quando Berlusconi gode di un potere politico maggiore di quello che abbia mai avuto in 15 anni di carica pubblica.

Tale potere lo colloca, insieme al primo Ministro inglese Gordon Brown, acclamato per il suo piano di salvataggio delle banche, tra i leader mondiali le cui vicende politiche sembrano prendere una spinta verso la risoluzione della crisi. Perdenti appaiono il Presidente George W. Bush, il cui gradimento tra gli elettori è ulteriormente calato a causa del trambusto finanziario, e il Primo Ministro russo Vladimir V. Putin, il quale è stato accusato di aver fatto crollare il prezzo del petrolio e di aver provocato una ripercussione internazionale sulla guerra con la Georgia in agosto.

Al parlamento, la coalizione di centro-destra di Berlusconi, il Popolo della Libertà, è stato eletto ad aprile con un ampio margine di nove punti. È più forte che mai, visto che ha perso alcuni piccoli partiti di destra, e governa praticamente incontrastato, a causa dell’implosione della sinistra alle elezioni. Durante il fine settimana, il principale gruppo dell’opposizione, il Partito Democratico, si è diviso dall’alleato partito di centro, l’Italia dei Valori, spaccando ulteriormente la sinistra e il centro già perennemente in disputa.

“Questa è una fae in cui si trova senza rivali”, afferma Ferruccio de Bortoli, caporedattore del rinomato quotidiano finanziario Il Sole 24 ore. “Se sia giusto o no per il paese, ho i miei dubbi”.

Lo stato italiano è sempre stato uno dei maggiori attori in un’economia in cui i rapportri personali sono cruciali. E nelle ultime settimane, l’Italia, così come molti altri paesi europei, si è messa in evidenza nel salvare gli istituti finanziari dal fallimento. Ma quando il capo del governo è anche il più grande imprenditore, e uno dei più ricchi, nel settore privato, questo ha il potenziale di condurre il sistema delle agevolazioni ad un nuovo livello.

In molti paesi, la popolarità del leader spesso aumenta e diminuisce in base alle condizioni dell’economia. Questo non sembra essere il caso dell’Italia.

Dal primo settembre, la borsa di Milano è crollata di 22 punti percentuali e le preoccupazioni economiche stanno crescendo insieme ai tassi di interesse sui mutui. Ma i titoli di Berlusconi si mantengono al 62% , secondo un sondaggio realizzato la scorsa settimana ed eseguito da La Repubblica di centro-sinistra.

I suoi critici di sinistra, incluso il leader del partito democratico, Walter Veltroni, hanno attribuito il suo successo all’influenza che egli ha sulla televisione pubblica e privata. Berlusconi possiede Mediaset, la più grande emittente televisiva privata in Italia. Un comitato di controllo ha recentememte riscontrato “uno squilibrio” nei programmi televisivi di dominio pubblico nel mese di settembre, dove si è dedicato molto più spazio al governo anziché all’opposizione.

Sebbene Berlusconi abbia detto che l’economia italiana non è in recessione, un punto su cui molti sono in disaccordo, martedi scorso ha convocato una riunione con le banche e Confindustria, l’associazione degli industriali, per assicurare, così ha affermato, “che la crisi finanziaria non ha colpito l’economia locale”.

Dopo tutto, pare che abbia rassicurato gli italiani sul fatto che lo stato conti su di loro.

Questo mese, Berlusconi ha attirato la critica sul fatto di incitare gli italiani a comprare azioni dell’Eni e dell’Enel, le più grandi società di energia italiane. Per un primo ministro prediligere determinati titoli “è un chiaro conflitto di interesse”, afferma Emma Bonio, vicepresidente del Senato e membro del partito Radicale.

Tuttavia il forte ministro dell’economia, Giulio Tremonti, gode di fiducia e ha preannunciato la crisi nel suo libro “La paura e la speranza”, che è stato pubblicato questa estate e avvisava dell’inconveniente della globalizzazione. La scorsa settimana, ha affermato che il governo era preparato a salvare le banche procedendo caso per caso.

Ma il livello di preoccupazione circa il potere di Berlusconi e il suo governo è abbastanza elevato tanto che lunedi Tremonti ha cercato di minimizzare le paure dell’intervento da parte dello stato. Ha affermato che il governo avrebbe affrontato i salvataggi a malincuore, sostenendo che sarebbero stati “seriamente dannosi” alla “salute politica” del paese.

“Potrebbe essere necessario, ma non è l’unica soluzione”, ha dichiarato.

Tremonti è in buoni rapporti anche con i partiti della coalizione di centro-destra e ha tentato di far passare alcuni provvedimenti di bilancio durante il periodo estivo conferendo al governo più flessibilità per l’attuale crisi. Le trattative di bilancio di solito paralizzano il parlamento in autunno.

Ma nessuno ne è convinto.

Nonostante la lungimiranza di Tremonti, “il bilancio è risultato errato in quanto presupponeva la crescita”, afferma Pier Luigi Bersani, il ministro ombra delle finanze per i Democratici. Martedi, il Fondo monetario Internazionale ha predetto due anni di recessione per l’Italia. La scorsa settimana, Confindustria ha predetto che l’economia italiana sarebbe diminuita dello 0.5% anziché crescere dello 0.4%.

È difficile stimare quanto abbia perso l’impero di Berlusconi. La sua holding, la Fininvest, che non è in trattativa con il settore pubblico, ha annunciato martedi che l’utile netto è crollato del 20% quest’anno. Le azioni della Mediaset sono crollate del 40% dall’inizio dell’anno, mentre la Mondadori, una casa editrice, è in ribasso di quasi la metà. Le azioni di Mediolanum, una società di assicurazioni, sono calate del 40%.

Ma in generale si può dire che Berlusconi ha solidificato la sua posizione all’interno dell’economia italiana, la settima più grande del mondo.

Sua figlia Marina ora è a capo di Mediobanca, la storica banca per gli investimenti di Milano che per decenni ha fatto da contrappeso nel fornire finanziamenti ed è stata un baluardo nel rinnovo dei vecchi ricchi.

Berlusconi ha recentemente dichiarato che le società italiane sono predisposte a fusioni ostili e spera di far passare una legge che glielo renda più difficile. I suoi oppositori temono che una tale legge possa ridurre gli investimenti stranieri, relegando il potere nelle mani di pochi connazionali.

“Ostile nei confronti di cosa?” ha chiesto l’economista di destra Tito Boeri nella prima pagina de La Repubblica di venerdi. “Ostile nei confronti della nostra economia o delle grandi famiglie che adesso gestiscono il capitalismo italiano?”

Mentre la crisi peggiora, Berlusconi si sta muovendo anche verso due banche di spicco nel settore degli investimenti, Unicredit e Intesa Sanpaolo, i cui leader non sono di centro-destra.

Su ordine di Berlusconi, il capo esecutivo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha collaborato con il governo per ideare il recente salvataggio della compagnia aerea Alitalia. Berlusconi si è impegnato durante la campagna elettorale a mantenere la compagnia di bandiera italiana, il che significa nazionalizzare le perdite dell’Alitalia barattando favori con gli azionisti privati affinchè acquistino più quote.

Le azioni della Unicredit sono precipitate nelle ultime settimane ma si è evitato l’aiuto da parte dello stato. La scorsa settimana, il governo della Libia ha acquistato una quota pari al 5% diventando così il secondo azionista più importante della banca.

Se la ricapitalizzazione privata dovesse fallire e l’Unicredit dovesse rivolgersi a Berlusconi per un finanziamento statale, essa finirebbe per “ridurre l’indipendenza di queste banche molto importanti che in precedenza erano fuori dalla sua morsa”, afferma Michele Polo, professore di economia all’Università Bocconi di Milano.

Tutto questo potere che ha Berlusconi è giusto per il paese?

“La mia risposta è sì”, sostiene Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria”. Nei momenti difficili è giusto che il paese abbia un governo più stabile”.

Oltre all’incertezza economica, Berlusconi, che sembra godersi la vita sull’orlo di un precipizio, è ancora vulnerabile. È sotto processo per contumacia a Milano, accusato di tenere nascosti conti correnti illegali. La corte costituziuonale italiana sta revisionando una legge che gli concederebbe l’immunità.

Paolo Bonaiuti, il portavoce di Berlusconi, afferma che le relazioni sull’accresciuto potere del primo ministro sono state ingigantite. “Ha l’appoggio del pubblico”, sostiene Bonaiuti. “Qual è il problema?”



(tradotto da Anna Cascone, segnalato da Ferro&Seta)

lunedì 20 ottobre 2008

Silvio Berlusconi è molto bravo a vendere aria






Liberation, 14.10.08, Intervista a Massimo Cacciari

[articolo originale di Eric Joszef qui]

Eletto esattamente sei mesi fa con circa il 47% dei voti, Silvio Berlusconi vola nei sondaggi. Malgrado la crisi economica, il Presidente del Consiglio italiano, settantaduenne, oggi ha il consenso, secondo i sondaggi, di due italiani su tre. Filosofo, sindaco di Venezia e libero opinionista della sinistra riformatrice italiana, Massimo Cacciari analizza questa popolarità.

Come spiegare un tale stato di grazia ?

I fattori sono evidentemente multipli, ma principalmente c’è la colossale delusione provocata dal governo uscente di Romano Prodi indebolito dai continui litigi all’interno della maggioranza di sinistra. Per conseguenza, questa situazione ha favorito Berlusconi che, per la prima volta, e diversamente dalle sue precedenti esperienze di governo nel 1994 e nel 2001, è uscito dalle elezioni di aprile 2008 con una solida maggioranza. Oggi non ha bisogno di fare una mediazione politica con i suoi alleati. E’ solo al comando, il capo indiscusso. In questo contesto, è bastato che abbia risolto, almeno provvisoriamente, qualche problema come quello della spazzatura di Napoli per volare nei sondaggi. Silvio Berlusconi è molto bravo a vendere aria. Il saper comunicare resta un fatto essanziale della politica. Mentre oggi può giocare da solo, sfrutta al massimo questa situazione, visto che, tra l’altro, possiede una buona parte dei canali d’informazione. Sull’immigrazione, la sua maggioranza moltiplica i discorsi, ma in realtà gli sbarchi di clandestini aumentano. Per la sicurezza, ha spettacolosamente piazzato 3000 soldati nelle strade (una goccia d’acqua se paragonati ai 400.000 membri delle forze dell’ordine), ma pagati con il budget della polizia. Berlusconi proclama che il federalismo fiscale che ha appena adottato, darà ai comuni più soldi, ma in realtà i tagli dei budget sono stati terribile per le municipalità. A Venezia, ci mancano 5 milioni di euro.

Perchè la crescita zero non intacca la sua popolarità ?

L’Italia è in preda ad una crisi reale. Siamo in una situazione di prepanico. Storicamente, quando la classe media ha paura, vota per le destre. E in più Silvio Berlusconi è stato abile. In campagna elettorale non ha promesso dei miracoli. Al contrario, ha esagerato la crisi parlando di situazione analoga al 1929 e si è presentato come il più adatto ad affrontare la tempesta. L’altro elemento importante è stata l’inesistenza di un’opposizione di sinistra. I responsabili della sinistra non hanno imparato niente durante in Governo di Romano Prodi. Si sono attaccati mutualmente al posto di trovare dei punti in comune per riformare il paese. Hanno una responsabilità storica. Dopo le elezioni di aprile, al posto di riorganizzarsi e di gestire la situazione, il Partito Democratico si è oscurato nella sindrome della sconfitta e non ha più fatto alcun progetto. E’ il regno della polemica, mentre l’opposizione dovrebbe presentare le sue contro proposte sull’immigrazione, la sicurezza o l’economia. Questo corrisponde anche alla crisi ideologica che sta colpendo la sinistra europea in generale.

Il berlusconismo prima esaltava l’individualismo, adesso reclama l’ordine. Perchè?

Con la crisi economica, la destra ha proposto una politica più realista e più moralista. Berlusconi e i suoi collaboratori difendono l’esatto contrario di quello che difendevano dieci anni fa. A quell’epoca erano liberali, oggi parlano di sicurezza, di difesa dei risparmiatori e dei lavoratori o ancora della nazione.

La popolarità di Silvio Berlusconi potrà resistere sul lungo periodo?

Dopo sei mesi di spot pubblicitari, i veri problemi stanno arrivando. L’evoluzione dipenderà in parte dalla capacità a reagire dell’opposizione. Ma di fronte ai pachidermi della sinistra, la destra è strutturalmente più adattabile. C’è un rischio di ritorno al nazionalismo estremo, o peggio alla xenofobia. Berlusconi e il suo ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non ha mai negato che loro sopportano difficilmente l’Europa. All’interno della destra italiana, ci sono anche dei politici eurofobi e micronazionalisti come quelli della Lega Nord che strumentalizzano la situazione. Ma, nella maggioranza, altri partiti politici sanno che la situazione è delicata e che è pericoloso cercare dei capri espiatori. Malgrado i recenti episodi di violenza xenofoba, non c’è pericolo di razzismo in Italia, semplicemente perchè non c’è una base intellettuale e culturale per questo. Rimane comunque che, in una situazione di crisi e d’insicurezza, la tentazione di attribuire la responsabilità dei propri problemi agli altri è sempre molto forte.

(a cura di Enrico Favaro)

giovedì 9 ottobre 2008

Perché il tour legale di Berlusconi ritorna alla partenza?










The Independent, 6.10.08

Appunti da Roma: rientrano in gioco gli uomini con corde e catene..
[articolo originale di Peter Popham qui]

Se questo mandato di Silvio Berlusconi ha un sapore molto diverso rispetto al precedente, é soprattutto perché adesso é un uomo libero. Dopo la sua elezione nel 2001, i casi di corruzione, tangenti, ecc. che lo coinvolgevano erano cosí pesanti da farlo sembrare Harry Houdini, avvolto da corde, stretto da catene, ficcato in un barile e appeso sopra le cascate del Niagara - e poi chiamato a governare. Passó gran parte del tempo facendo passare leggi disegnate appositamente per liberarlo (cosí diceva l'opposizione).

Alla fine ha funzionato, e Berlusconi é andato verso le elezioni del 2008 senza una macchia sulla sua persona (anche se é meglio non chiedere sui suoi amici) ed una volta tornato a Palazzo Chigi ha immediatamente messo in funzione una nuova legge che garantisce a lui e alle altre tre alte cariche dello stato l'immunitá processuale. Con la legge ormai dietro le sue spalle avrebbe potuto continuare a risolvere i problemi del paese.

Ma ora queste scoccianti "toghe rosse" (come lui stesso definisce i giudici) sono di nuovo alle prese col suo caso, ed hanno chiesto alla Corte Costituzionale di esaminare la costituzionalitá della "legge immunitá". E sabato la corte di Milano ha deciso, facendo infuriare gli avvocati di Berlusconi, che il processo in cui Berlusconi é accusato di avere dato una tangente di 600,000 dollari a David Mills, ex-marito di Tessa Jowell, per testimoniare a suo favore deve continuare, anche se Berlusconi é rimosso dalla lista di imputati grazie all' immunitá.

Brutte notizie per il primo ministro, perché se Mills fosse giudicato colpevole di avere accettato la tangente, é difficile che Berlusconi non sia colpevole di averla data. Gli uomini attrezzati di corde e catene sono di nuovo in gioco. I soliti argomenti di Berlusconi contro i magistrati sono 1) ce l'hanno con me per motivi politici, e 2) non avrebbero il diritto perché il popolo italiano mi ha scelto per governare. Il punto di vista dei magistrati é invece il principio che campeggia in ogni tribunale sulla terra: la legge é uguale per tutti.

Se ce l'hai, ostentalo

Berlusconi ha celebrato il suo 72mo compleanno la settimana scorsa in una festa privata nella sua nuova casa, Villa Campari sul Lago Maggiore. Ha passeggiato per l'immenso viale del suo palazzo per mostrarsi alle telecamere: la politica dell'invidia funziona in modo molto diverso qui. Nessun politico britannico che tenga in considerazione i sondaggi di popolaritá si sognerebbe di sventolare la sua ricchezza in giro cosí. In questi giorni non osano neppure andare in un posto soleggiato per le loro vacanze.

(segnalato da Ronan)

mercoledì 1 ottobre 2008

"Berlusconi non é un politico, é una persona spontanea e per questo ha successo"











ABC, 21.9.08
, Intervista a Niccoló Ghedini

[articolo originale di Veronica Becerril qui]

Di lui si sa che é l'avvocato di Silvio Berlusconi, e che gli ha fatto vincere la maggior parte dei suoi processi. Niccoló Ghedini é nato a Padova il 22 dicembre 1959.

- Come sono andate le vacanze?

- Le ho passate lavorando: qualche giorno di riposo in Veneto ma con il cellulare sempre acces0.

- Per Berlusconi.

- Sí, lui vuole che siamo disponibili tutto il giorno, cosí come lui lo é per noi 24 ore su 24. Puoi telefonargli a qualunque ora, e se non puó risponderti puoi stare sicuro che ti richiamerá subito.

- Bé, adesso con il polemico Lodo Alfano -che da l'immunitá alle alte cariche dello Stato- avrá meno lavoro, come ha detto lo stesso Berlusconi scherzando.

- Il cosiddetto Lodo Alfano blocca temporalmente i processi per le alte cariche dello Stato, elemento necessario, perché altrimenti qualunque procedimento riguardo la legge che venisse proposto dal Governo sarebbe strumentalizzato contro il presidente del Consiglio. E' comunque stata una decisione dolorosa, perché Berlusconi avrebbe preferito l'assoluzione, che io in qualitá di suo avvocato sarei riuscito ad ottenere. E comunque (ride) il lavoro non mi manca, a questo ci pensano i miei clienti.

- Com'é lavorare con una persona come Berlusconi che é stata coinvolta in cosí tanti processi?

- Seguo i suoi casi legali da molto tempo, é un uomo molto simpatico che sa bene con chi lavora, per cui lascia nelle mani degli esperti in ogni campo piena libertá di movimento, fidandosi ciecamente della sua equipe. Lo considero un grande amico. E per quanto riguarda il numero di processi, le posso dire che essendo un uomo con tanti interessi possiede azioni in molte aziende, per cui é facile aggredirlo, soprattutto da parte di certa magistratura, perché viene visto come un avversario politico da eliminare.

- Sí, infatti Berlusconi ha lanciato critiche feroci in molti casi contro la magistratura.

-In generale la magistratura é buona, la maggioranza ne ha dato buona prova, ma c'é un settore della magistratura particolarmente politicizzato che crea tensioni, perché il bisogno di processi piú rapidi é evidente, e non vogliono capirlo, guardano solo ad interessi personali sotto tutti gli aspetti. Il problema principale é che in Italia i magistrati hanno troppo potere, perché si autoamministrano ed autogiudicano, per cui se un giudice sbaglia non paga mai. Sono una specie di casta chiusa, senza controllo, per cui é necessario che ci sia un organismo di controllo.

- Tutto ció non giustifica gli attacchi di Berlusconi, non sono cose che un Presidente del Consiglio dovrebbe dire...

- Berlusconi non é un politico, é una persona spontanea, per questo fa queste dichiarazioni cosí sentite, e questa é precisamente una delle ragioni del suo successo. Fa bene a mantenere questa spontaneitá.


(segnalato da Carolina)