domenica 18 maggio 2008

Il governo spagnolo accusa Berlusconi di applicare una politica "xenofoba" con gli immigrati











El Mundo, 16.5.08


[articolo originale qui]

Madrid.- "Il governo spagnolo rifiuta la violenza, il razzismo e la xenofobia e, per tanto, non può condividere quello che sta succedendo in Italia".

Con queste dure parole la vicepresidente del Governo, María Teresa Fernández de la Vega, ha rifiutato la politica di immigrazione che nelle ultime settimane ha sbandierato il nuovo Governo Berlusconi e che, in solo sette giorni, ha provocato la detenzione di circa 400 immigrati illegali nel paese transalpino(ndr l'Italia).

Le critiche della vicepresidente del governo spagnolo hanno causato molto clamore in Italia. Quotidiani nazionali come il Corriere della Sera e La Repubblica hanno aperto le loro edizioni digitali con questa notizia.

Nella seduta stampa del consiglio dei ministri, la vicepresidente ha ricordato che il Governo(ndr spagnolo) lavora per frenare l'immigrazione illegale, però sempre rispettando i diritti degli immigrati clandestini. "La Spagna lavora per una politica di immigrazione legale e ordinata che ha permesso riconoscere doveri e diritti", ha insistito De la Vega.

Nonostante l'indurimento considerevole sul discorso immigrazione, l'Esecutivo di José Luis Rodríguez Zapatero non approva la politica sopra gli immigrati illegali, che sta applicando Berlusconi.

La polizia italiana realizzò ieri varie retate contro gli immigranti irregolari, che hanno portato al risultato di 400 clandestini, dei quali 53 sono stati espulsi dal paese immediatamente.


Duro decreto del Governo italiano

La polizia italiana ieri ha condotto una serie di blitz contro l'immigrazione irregolare, che si sono conclusi con la detenzione di 400 "senza documenti", dei quali 53 sono stati espulsi dal paese senza esitazioni.

Nel suo terzo mandato come presidente del Consiglio, Berlusconi vuole far approvare un severo decreto contro l'immigrazione che contempla anche la chiusura delle frontiere. Il nuovo Governo prevede la sospensione del trattato di Schengen prima di procedere alla espulsione di mille zingari europei, sopratutto rumeni e bulgari, tutti questi cittadini comunitari il cui paese è entrato nella Unione Europea.

Il clima di razzismo è tale che negli ultimi giorni cinque accampamenti di zingari al sud d'Italia sono stati incendiati dai cittadini. Il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, ha giustificato gli attacchi contro gli zingari perché "la gente fa quello che non riesce a fare la classe dirigente".

Un'opinione che non è condivisa da tutti i membri del governo. Di fatto il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha definito "ingiustificabile" la violenza di Napoli, e chiede che la rabbia non prevalga sulle regole di convivenza, come riportato dall'agenzia Efe.

Le manovre di Berlusconi avvengono proprio in un momento in cui tutti i paesi della UE stanno indurendo le loro politiche di immigrazione. Il ministro degli Interni, Alfredo Pérez Rubalcaba, si è dimostrato fermo nell'affermare che non si può essere "lascivi con l'immigrazione illegale perché altrimenti sarebbe impossibile da controllare". Rubalcaba faceva questa affermazione dopo il rifiuto dei Ventisette alla prima votazione sulla discussa direttiva europea che restringe i diritti degli immigrati in situazione irregolare.

Anche il nuovo ministro del lavoro spagnolo, Celestino Corbacho, mantiene un discorso molto diverso da quello del suo predecessore, Jesus Caldera, che fu l'artefice della regolarizzazione di massa. Corbacho si é mostrato a favore del fatto che tutti gli immigrati debbano avere un contratto di lavoro e che facciano sforzi per integrarsi perché non si puó funzionare "con la regola dell'ultimo che ottiene la residenza".

Il numero due della Lega Nord e ministro degli interni, Maroni, ha lodato il modello spagnolo. "Io cito frequentemente la Spagna come paese che si sa integrare con gli immigrati, ma sa anche essere decisa con quelli irregolari. Chiamerebbero schiavisti anche noi se impedissimo l'accesso di clandestini come si fa a Ceuta e Melilla", ha dichiarato.

La nuova direttiva europea, che ancora non è stata approvata, permette di allungare il tempo di reclusione nei centri di detenzione fino ad un massimo di sei mesi, una cosa con la quale Rubalcaba si é mostrato d'accordo.

Attualmente, in Spagna c'è un massimo di quaranta giorni per trattenere gli immigrati irregolari nel tempo in cui si procede alla loro espulsione. Un lasso di tempo insignificante per il ministro, tenendo conto degli ostacoli che esistono quando si cerca di espellerli.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

il vostr blog è fantastico,e ogni tanto mi permetto di copiare e incollare i vostri post nel mio blog..
http://lacadutadellacolonia9.iobloggo.com/

andrea.

Andrea Poulain ha detto...

Non è del tutto sbagliata l'azione del governo secondo me, solo che stanno insistendo sulla sicurezza mentre il vero problema è la giustizia.
Ma con certa gente al governo è logico che funzioni cosi.
Berlusconi vincerà anche le prossime elezioni, ti mostra una mano e non ti fà vedere cosa fà con l'altra.
Lo conosciamo oramai.
http://andreapoulain.blogspot.com/

Cirano ha detto...

Ragazzi, è poco che vi seguo ma siete in gamba! Bel lavoro!
Tornerò a frequentarvi. A presto.

Anonimo ha detto...

¿La España del "Efecto Caldera" dando lecciones sobre Inmigración?

luispihormiguero ha detto...

¿Racistas los italianos por adoptar esta medida? ¡DE ESO NADA! Los italianos sois los más cojonudos de Europa, sois los único que habéis podido poner en práctica mi sueño:

DEPORTACIONES MASIVAS

El futuro de la raza blanca está en Italia.