The Independent, 27.7.08
Silvio Berlusconi é determinato a portare a termine le cose, questa volta. Ha giá tirato fuori qualche sorpresa dal cilindro: dove porterá l'Italia?
[articolo originale qui]
Ecco la novitá: la settimana scorsa é stata un trionfo per Silvio Berlusconi. Per anni, il suo genio politico é rimasto un segreto ben nascosto. Tutti noi, convinti che fosse un buffone, frugavamo ovunque alla ricerca dei motivi del suo successo alle elezioni: era riuscito a zombificare la popolazione del suo paese attraverso i suoi orrendi canali televisivi; aveva fatto accordi con la Mafia affinché le elezioni gli fossero regalate in cambio di favori; un Paese intrinsecamente amorale aveva visto in lui un proprio perfetto rappresentante, il proprio alleato per evadere le tasse ed aggirare la magistratura.
La veritá é piú semplice. Gli Italiani sono stanchi di governi che non fanno nulla, che raggiungono il potere per il rotto della cuffia con coalizioni ciniche, che restano in carica lo stretto necessario per tirare alcuni amici fuori dal carcere e procurare contratti succulenti ad altri. Hanno dato uno sguardo all’Europa ed hanno visto Blair, Zapatero e Sarkozy promettere grandi cose, salire in carica e poi di fatto attivarsi per mantenere le promesse fatte. E cosí hanno detto: sí, per favore, ne vogliamo un po’anche noi.
La settimana era cominciata con fotografie stranamente noiose sulle prime pagine su uno o due dei quotidiani amici di Silvio Berlusconi. Le foto mostravano la costiera napoletana: i palazzi, la baia, il forte in lontananza, qualche macchina, alcuni pedoni.
Il messaggio della foto era in ció che non mostrava: montagne di spazzatura. Napoli si sforza da anni di trovare una soluzione alla sfida piú elementare: cosa fare dei rifiuti. Iniziative precedenti avevano creato nuovi problemi quando gli uffici dei commissari speciali nominati per risolvere le cose si trasformarono in rackets finanziari. Durante la campagna elettorale Berlusconi promise che, se eletto, avrebbe tenuto il suo primo consiglio dei ministri a Napoli e si sarebbe dedicato alla ricerca di una soluzione permanente. Non gli credemmo: non sarebbe stato da Berlusconi trovare soluzioni a problemi reali. Ma ci sbagliavamo.
Tornato al potere con una maggioranza schiacciante, é sceso su Napoli ed ha minacciato di far schioccare la frusta. Ha promesso di liberare le strade dalla immondizia entro la fine di luglio, imponendo la riapertura delle discariche con l’esercito se necessario, e commissionando la costruzione urgente di nuovi inceneritori hi-tech. Due settimane fa ha pronunciato quelle fatidiche parole: missione compiuta. E, apparentemente, era tutto vero.
I giornali che lo disdegnano hanno sepolto la notizia nelle pagine interne. Altri hanno detto che l’immondizia é stata spazzata sotto al tappeto, che il problema é stato disseminato in parti remote della provincia, che la spazzatura é stata esportata in Germania. Nell’ immediato almeno tutto cio non ha importanza: Berlusconi ha dichiarato che Napoli é tornata ad essere "una cittá occidentale civilizzata".
Berlusconi ha dimostrato due cose: che questa volta é fortemente determinato a portare le cose a compimento, e che, nonstante le incoerenze della sua coalizione, sa come imporre il proprio volere. Si tratta del potere del padrone (in italiano nel testo, NdT), il potere dei soldi. Potrá essere anacronistico, ma funziona.
Il pericolo, onnipresente in Italia sin dai tempi di Mussolini, é che tutto si riduca al volere ed all’ego di un solo uomo, un uomo dall’illimitato potere d’acquisto e dalla ciclopica autostima, il quale la scorsa settimana ha compiuto un passo che gli storici potrebbero un giorno considerare fatale: porsi oltre il potere delle corti. Il Senato ha approvato una nuova legge che dona a Berlusconi l’immunitá processuale durante il suo mandato. Il Presidente Giorgio Napolitano ha prontamente firmato la legge.
Berlusconi ha voluto questa legge non soltanto per districarsi dal processo per corruzione in cui é coinvolto come imputato insieme all’ex marito di Tessa Jowell, David Mills. Afferma che, in un contesto piu’ampio, sarebbe stato vittima di una sostenuta campagna di persecuzione giudiziaria da parte di pubblici ministeri e magistrati di sinistra determinati a farlo cadere attraverso espedienti di carattere legale, quindi negando il volere democratico del Paese. “Da quando sono entrato in politica” ha affermato, “sono stato chiamato a presenziare in 2502 udienze giudiziarie”, secondo lui per il prezzo di 174m di Euro in spese legali.
“Mi hanno gettato fango addosso...per 10 anni, e tutte le accuse si sono rivelate infondate.Mi chiedo chi mi risarcirá per l’immagine che di me é stata riportata sui giornali mondiali, senza neanche parlare delle spese legali.”
“Mi avete liberato”, Berlusconi ha detto al Senato dopo il voto cruciale. "Non saro’piu’perseguitato.” Vi e’ancora il rischio che la legge sia respinta dalla corte costituzionale, come avvenne nel 2004. Ma, se questo non avvenisse, Berlusconi é un uomo libero.
Libero di fare che? Questa settimana ha visto anche l’approvazione di una legge di emergenza sulla sicurezza che abilita il governo ad ordinare all’esercito la demolizione dei campi rom. Venerdí, il governo ha decretato lo stato di emergenza per affrontare un aumento degli arrivi di immigrati clandestini dal Nord Africa. Improvvisamente, il governo agisce con tutta l’aggressivitá e l'imprevedibilitá del suo padrone.
Il Primo Ministro sta salpando verso le vacanze estive da uomo felice.
Anche la sua vita privata sembra migliorare: la scorsa settimana, un settimanale di cronaca rosa é uscito con una copertina a tinte sfocate che lo ritrae mano nella mano con sua moglie, Veronica, che dichiara di voler passare l’intera vacanza con il suo uomo, mettendo cosí a tacere le voci di un imminente divorzio.
A 71 anni, Berlusconi é il re nell'autunno (della sua vita, NdR). Eppure non c’é niente di lontanamente autunnale nella sua performance nei primi 100 giorni di governo: si comporta come se si fosse appena messo al volante di una nuova Ferrari. Ha sempre avuto l’abilitá di far sentire l’italiano comune a proprio agio con se stesso. Ed ora sembra essersi deciso ad usare costruttivamente questa ricchezza per fini politici: vuole essere ricordato per aver portato a termine cose concrete. Ma dove porterá l’Italia? Sará una corsa pazzesca (in originale "it's going to be a hell of a ride", NdR).
(a cura di Gypsy x)
4 commenti:
grazie ragazzi per le traduzioni, continuate così.
Povera italia...
Andrea
Questo articolo è magistrale.
la vera tragedia è che in pochi capiscono la reale importanza di certi lodi e leggi ad personam...a molti non interessa nulla, basta che faccia qualcosa per me... ma cosa poi ancora non si è capito! mah mah
http://www.calogeroparlapiano.blogspot.com
Un "Paese intrinsecamente amorale"? Siamo arrivati al punto tale da sentirci dire queste cose e passarci sopra come se niente fosse? Mi piace sperare che, se ogni italiano si sentisse fiero di essere tale, e in quanto tale offeso dalla fine che sta facendo l'Italia, in qualche modo riusciremmo a creare il paese che vogliamo. Con o senza (e preferibilmente senza) coloro che fanno la maggioranza e l'opposizione senza realmente rappresentare qualcuno.
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