lunedì 28 luglio 2008

I cadaveri di due bambine Rom rimasti su una spiaggia in Italia non turbano i bagnanti










The Guardian, 21.7.08
  • L’incidente solleva dubbi sull’atteggiamento verso la minoranza Rom
  • Un gruppo per le libertà civili richiede un’indagine sull’ ”annegamento”

[articolo originale di John Hooper qui]

Ulteriori domande insorgono sull’atteggiamento degli italiani nei confronti della minoranza Rom dopo la pubblicazione delle foto di ieri dei bagnanti totalmente indifferenti nonostante i cadaveri di due bambine Rom annegate rimasti sulla spiaggia.

Un gruppo per le libertà civili ha chiesto di parlare con le autorità per chiarire le circostanze della morte delle ragazze. L’incidente è avvenuto nei pressi di Napoli, dove quest’anno è stato bruciato un campo Rom dopo essere stato evacuato per la sicurezza dei suoi abitanti.

I resoconti dei media italiani sono diversi, ma secondo l’Ansa le vittime di 14 e 16 anni e altre due bambine Rom chiedevano l’elemosina ai bagnanti a Torregaveta, ovest di Napoli, di sabato, mentre altre cronache riferiscono che le bambine erano lì per vendere cianfrusaglie. Il posto è facilmente raggiungibile dalla linea ferroviaria che finisce nei pressi della spiaggia.

Verso l’una, le ragazze decidono di fare il bagno ma pare che nessuna di esse sappia nuotare. Si trovano subito in difficoltà a causa della forte corrente e sono travolte da un’onda più grande del normale. I bagnini di una spiaggia privata nelle vicinanze salvano due delle ragazze, non riescono a raggiungere le due più grandi, già morte all’arrivo dei soccorritori. I cadaveri vengono portati sulla spiaggia e coperti con dei teli da mare.

Il Corriere della Sera riporta: “ Il gruppo di curiosi radunatosi attorno ai corpi delle ragazze si è dissolto con la stessa rapidità con cui si era formato. Pochi hanno lasciato la spiaggia o hanno smesso di prendere il sole. Quando un’ora dopo è arrivata la polizia mortuaria con le bare, gli ufficiali hanno caricato sulle spalle le due bambine in mezzo ai bagnanti stesi al sole”. Anche la Repubblica ha espresso stupore per il comportamento dei presenti. “Mentre i corpi senza vita delle ragazze erano ancora stesi sulla sabbia, c’erano persone prendevano il sole o mangiavano a poca distanza”. Il Corriere ricorda che non è la prima volta in cui la morte non è una ragione valida per scoraggiare la gente a godersi una giornata a mare. Nell’agosto del 1997, i bagnanti rimasero indifferenti dopo la morte per annegamento di un uomo nei pressi di Trieste.

Ma il fatto che le due vittime sono di etnia Rom ha dato più enfasi alla questione. L’Italia vive un clima di ostilità verso i Rom. Da quando Silvio Berlusconi è salito al potere a maggio, il suo governo ha nominato tre commissari straordinari per l’emergenza nomadi nelle tre città più grandi d’Italia: Napoli, Milano e Roma. Un altro provvedimento consiste nella raccolta delle impronte della popolazione Rom presente nel paese, inclusi i minori, che costituiscono più della metà dei 150.000 stimati.

La Commissione Europea chiede al governo italiano maggiori dettagli sul censimento, mentre questo mese il Parlamento Europeo ha approvato una mozione che lo condanna come atto discriminatorio e vietato dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. La scorsa settimana Berlusconi ha comunicato al presidente della commissione José Manuel Barroso che la raccolta di queste informazioni serve a garantire che i bambini Rom possano andare a scuola.

Il gruppo EveryOne non è convinto di quanto riportano le cronache sull’incidente e si chiede se c’è un lato oscuro della vicenda. Il gruppo afferma che: “Due bambine Rom non avrebbero mai lasciato la propria merce scarsa per un tuffo rinfrescante nel mare mosso e fatto un bagno in una spiaggia affollata, rinunciando al pudore che le contraddistingue”. Il gruppo ha richiesto un incontro con le autorità e nel frattempo attende le loro reazioni.

(traduzione di Giovanna)

3 commenti:

TIA LORI ha detto...

Non posso crederci. Non so se credere a tutta quell'indifferenza. Siamo un popolo "bastardo", ma abbiamo ancora troppa paura della morte per guardarla con snobismo o indifferenza...

PS. il vostro blog e' molto ben curato. Mi piace molto e credo che lo linkero'al mio, se a voi non dispiace.
Ciao.
Loredana

Kaishe ha detto...

L'orrore sta nel fatto che l'indifferenza non è razzista... avvolge tutto e tutti.

La stessa scena si è verificata un paio d'anni fa a Trieste, città culturalmente vivace e politicamente avezza all'incontro con le altre realtà... il morto era un pensionato... che non ha distolto alcuno dalle occupazioni classiche da spiaggia.

Anonimo ha detto...

Povere bambine, è una vergogna l'indifferenza dei bagnanti di fronte alla morte di queste due poverette.
E' emblematico comunque che anche all'estero si sono accorti che i media qui in Italia sono pilotati con astuzia: l'Ansa dice che le bambine chiedevano l'elemosina, mentre gli altri media riferiscono che vendevano "cianfrusaglie". Ma in che paese viviamo? Perchè? Perchè ormai i ROM sono usati come caprio espiatorio per qualsiasi problema, addirittura si parla di "emergenza immigrati". E' ovvio quindi che i giornali debbano contribuire a "demonizzare" questa etnia usando questo tipo di stratagemmi. Giorno dopo giorno tutti crederanno che i Rom sono il vero problema dell'Italia (quando invece sanno tutti che i problemi sono BEN ALTRI, e ben più difficili da risolvere).
Questo governo mi fa schifo, spero che cada presto (anche se dubito, e dubito pure che i prossimi governi saranno migliori, questo è il meno peggio che ci meritiamo).

Continuate con il buon lavoro che state svolgendo ragazzi.

Claudio