El País, 24.6.08
Un nuovo scenario economico
[articolo originale di Miguel Mora qui]
Spagna e Italia combattono dall’anno scorso una guerra di statistiche che ora sembra avere un vincitore. La ricchezza per abitante in Spagna ha chiaramente superato quella italiana nel 2007, una vittoria giá ottenuta, sebbene con un margine più risicato, nel 2006 e che il presidente del consiglio, José Luis Rodríguez Zapatero, consideró “un traguardo storico”. Sebbene i dati del Fondo Monetario Internazionale contestarono posteriormente questa cifra, l'Eurostat, l’ufficio per le statistiche della comunità europea, ha ratificato ieri la migliore posizione spagnola: il reddito per abitante e pari al 107 % della media europea contro il 101 % dell’Italia. Secondo una prima stima la Spagna ha allargato il suo vantaggio sull’Italia rispetto al 2006, quando erano separate solo da due punti.
Migliora anche rispetto alla classifica della comunità europea dove passa dal 13esimo al 12esimo posto. I dati sono espressi a parità di potere di acquisto, un modello che elimina l’effetto delle differenze di prezzi tra i paesi.
La spiegazione più immediata sta, secondo fonti comunitarie, nella maggior crescita dell’economia spagnola rispetto a quella italiana. L’anno scorso, l’incremento del Prodotto Interno Lordo spagnolo (3,8%) e stato più del doppio di quello del paese transalpino (1,5%). “Non è una cosa di cui essere orgogliosi. Quello che importa è quello che verrà ora”, dice Susana Garcia-Servero economista della Deutsche Bank che si occupa della Spagna.
Gli esperti convengono che questo incremento del divario tra Spagna e Italia è in buona parte dovuto al peggioramento di quest’ultima. “ Il primo malato d’Europa è l’Italia. Non ha fatto nulla per il contenimento del costo del lavoro, ha avuto perdite nella produttività….” Ha analizzato Xavier Segura, capo del servizio di studi della Caixa Catalunya. Più che con l’Italia, Segura consiglia di confrontarsi con la Germania che è avanti nella rendita per abitante, sebbene le differenze si siano accorciate. La Spagna si avvicina ai tre maggiori paesi dell’Unione Europea: Germania (113%) Francia (111%) e Regno Unito (116%).
Il salto della Spagna viene dalle principali fonti di crescita degli ultimi anni: l’edilizia, la creazione di posti di lavoro e l’aumento degli investimenti. “Nel futuro ci si dovrà dedicare maggiormente al miglioramento della produttività ”, raccomanda Francisco Perez docente di Analisi Economica dell’Università di Valencia.
Gli analisti concordano che a partire da quest’anno i dati cominceranno a stagnare o a peggiorare. L’attività economica ha avuto una frenata in Spagna, mentre la popolazione non smette di aumentare a grande velocità. Gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica riferiti al 2008 registrano una crescita di quasi 900.000 persone rispetto al 2007. Con un PIL zoppicante da dividere tra una popolazione più vasta, la ricchezza pro capite ne risentirà.
Nonostante i progressi l’ economia italiana e comunque il 50% in più di quella spagnola. Nel 2007 il PIL dell’Italia fú di 1,53 miliardi di euro, mentre quella spagnola fú di 1,05 .
Lussemburgo e Irlanda si consolidano come i paesi con la maggior ricchezza per abitante (276 % e 146 % della media). I due paesi piú poveri sono gli ultimi entrati nell’Unione Europea: Romania con il 41 % e Bulgaria con 38%.
Le differenze tra ricchi e poveri si sono appena ridotte rispetto al 2004, anno in cui la ricchezza per abitante del Lussemburgo è stata 7,4 volte maggiore di quella della Bulgaria . Nel 2007 questa proporzione è stata 7,3 volte.
(traduzione di A.P.)
Migliora anche rispetto alla classifica della comunità europea dove passa dal 13esimo al 12esimo posto. I dati sono espressi a parità di potere di acquisto, un modello che elimina l’effetto delle differenze di prezzi tra i paesi.
La spiegazione più immediata sta, secondo fonti comunitarie, nella maggior crescita dell’economia spagnola rispetto a quella italiana. L’anno scorso, l’incremento del Prodotto Interno Lordo spagnolo (3,8%) e stato più del doppio di quello del paese transalpino (1,5%). “Non è una cosa di cui essere orgogliosi. Quello che importa è quello che verrà ora”, dice Susana Garcia-Servero economista della Deutsche Bank che si occupa della Spagna.
Gli esperti convengono che questo incremento del divario tra Spagna e Italia è in buona parte dovuto al peggioramento di quest’ultima. “ Il primo malato d’Europa è l’Italia. Non ha fatto nulla per il contenimento del costo del lavoro, ha avuto perdite nella produttività….” Ha analizzato Xavier Segura, capo del servizio di studi della Caixa Catalunya. Più che con l’Italia, Segura consiglia di confrontarsi con la Germania che è avanti nella rendita per abitante, sebbene le differenze si siano accorciate. La Spagna si avvicina ai tre maggiori paesi dell’Unione Europea: Germania (113%) Francia (111%) e Regno Unito (116%).
Il salto della Spagna viene dalle principali fonti di crescita degli ultimi anni: l’edilizia, la creazione di posti di lavoro e l’aumento degli investimenti. “Nel futuro ci si dovrà dedicare maggiormente al miglioramento della produttività ”, raccomanda Francisco Perez docente di Analisi Economica dell’Università di Valencia.
Gli analisti concordano che a partire da quest’anno i dati cominceranno a stagnare o a peggiorare. L’attività economica ha avuto una frenata in Spagna, mentre la popolazione non smette di aumentare a grande velocità. Gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica riferiti al 2008 registrano una crescita di quasi 900.000 persone rispetto al 2007. Con un PIL zoppicante da dividere tra una popolazione più vasta, la ricchezza pro capite ne risentirà.
Nonostante i progressi l’ economia italiana e comunque il 50% in più di quella spagnola. Nel 2007 il PIL dell’Italia fú di 1,53 miliardi di euro, mentre quella spagnola fú di 1,05 .
Lussemburgo e Irlanda si consolidano come i paesi con la maggior ricchezza per abitante (276 % e 146 % della media). I due paesi piú poveri sono gli ultimi entrati nell’Unione Europea: Romania con il 41 % e Bulgaria con 38%.
Le differenze tra ricchi e poveri si sono appena ridotte rispetto al 2004, anno in cui la ricchezza per abitante del Lussemburgo è stata 7,4 volte maggiore di quella della Bulgaria . Nel 2007 questa proporzione è stata 7,3 volte.
(traduzione di A.P.)
6 commenti:
España.....¿Padece una crisis económica "de caballo"?
Ho segnalato il vostro blog su
http://odiostudioaperto.blogspot.com/
spero non dia fastidio ;)
Che tristezza questo paese... Stiamo andando allo sbando. Speriamo che il triste mietitore non tardi a prendere il nano...
Ciao ragazzi,
vi ho assegnato il premio "Brillante Weblog 2008".
Venite sul blog per saperne di più !!!
Ciao
http://cervellocollegato.blogspot.com
el pais non smette mai di scrivere contro il nostro paese di proposito.a parte che quei dati non sono confermati da banca mondiale e fmi,ci sarebbe da dire che attualmente le cose sono molto cambiate.la spagna ha vissuto la piu grande speculazione edilizia d'europa,pensate che costruivano case come italia,germania,francia messe assieme senza parlare del fiume di fondi europei ottenuti senza dare niente in cambio(noi siamo per esempio il 3 contributore ue).comunque invito tutti a controllare i dati economici della spagna di questo anno,crollo produzione industriale,fine speculazione edilizia,sistema bancario al collasso(si regge sulle aste della banca centrale ue ma non si sa per quanto),inflazione al 5,1%,disoccupazione oltre il 10%,famiglie piu indebitate d'europa insieme alle aziende.cercate sul web queste notizie perche i media spagnoli fanno fatica a renderle pubbliche!
Anónimo 14 luglio 2.008 23.32 = Hombre Sabio
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