giovedì 4 settembre 2008

Tempo di OPA mentre in Europa é caccia al partner perfetto









The Guardian, 27.8.08

[articolo originale di David Gow qui]

NdR:Pina ci fa notare che l'articolo originale é stato corretto. Dunque si trattava solo di un errore o della creativitá di qualche buontempone del Guardian che si é poi dimenticato di correggere le sue malandrinate. Comunque, é stato divertente :)

L'aria in Europa in questi oscuri giorni di fine estate é densa di discorsi su reali ed immaginarie OPA nei settori dei motori, bancari ed energetici, tra gli altri. Con l'uscita dal credit crunch e, nonostante questo, l'ovvio rischio di una recessione su vasta scala, l'attivitá d'acquisizione é all'ordine del giorno.

Ci sono minimo tre bersagli solo nel settore dell'aviazione: Alitalia, Austrian e Iberia. Silvio Buffone (sic, NdR), il premier italiano, rieletto anche per la sua promessa di rilanciare la moribonda compagnia di bandiera, mantenerla in mani nazionali e proteggere i posti di lavoro, sta macchinando una soluzione che coinvolgerebbe un gruppo di importanti imprenditori che apporterebbero la somma di un miliardo di euro ad Alitalia - oltre i 300 milioni di euro di aiuti statali che in questo momento la Commissione Europea sta verificando se considerare legali o meno. Buffone ha aiutato ad assicurare il ritiro dell'offerta di Air France - KLM di entrare in possesso dell'Alitalia comprando il 49.9% delle azioni statali.

Alitalia, che ha perso altri 215 milioni di euro nei primi 3 mesi del 2008, ha un debito di 1,1 miliardi di euro, una flotta di aerei che invecchia, sindacati e creditori entrambi bellicosi. L'ultimo piano di rilancio, conosciuto come Piano Fenice, permetterebbe ad importanti imprenditori italiani di rilevarla ed unirla con AirOne dopo la sua divisione e le sue attivitá in perdita messe sotto amministrazione statale (bancarotta). Questo risibile campione nazionale inviterebbe poi un aiuto esterno da parte delle altre compagnie europee in cambio di una parte delle azioni. Inevitabilmente é la tedesca Lufthansa - che si é guardata bene dall'avvicinarsi al primo tentativo di salvataggio di AF-KLM - ad essere considerata il salvatore piú probabile.

Ma la compagnia aerea, che ha giá ingoiato Swiss, sta adesso provando a rilevare l'Austrian, anch'essa in perdita, comprando il 43% in possesso dello stato e vorrebbe comprare anche BMI. Alcune altre compagnie, inclusa AF-KLM, hanno segnalato il loro interesse a Merrill Lynch, consulente dell' Austrian. Ad ogni modo, si dice che la Lufthansa sia interessata in rilevare il 25% della nuova Alitalia.

Separatamente la British Airways, che questo mese ha lanciato una joint venture transatlantica con American Airlines ed Iberia, é in pole position per concludere una totale OPA/fusione con la compagnia di bandiera spagnola. La prospettiva, che é stata a lungo nei nostri pensieri, che le tre maggiori compagnie aeree europee - AF-KLM, LH e BA - emergano come trio di unici campioni europei dell'aviazione al di fuori del segmento low-cost si sta avvicinando.

4 commenti:

Calogero Parlapiano ha detto...

Alitalia è un'altra delle storie per le quali il mondo ci ride dietro.. così si raddoppiano solamente le persone che perderanno il lavoro e si arriverà ugualmente ad Air France..
http://www.calogeroparlapiano.blogspot.com

Alessandro Tauro ha detto...

Silvio Buffone!!!! aahhhahahaaaha!!
Qua basta chiamarlo psiconano, Re Silvio o altro per finire bollati e per tagliarti le gambe!
Comunque non manchiamo mai di rinsaldare il nostro ruolo internazionale di ridicolo paese semi-democratico, con tutte le trovate del nostro governo!

Paolo ha detto...

che fissa!
ma farla fallire e consegnare i grandi manager nelle mani dei lavoratori che perderanno il lavoro no?

Anonimo ha detto...

Un aggiornamento dal sito guardian.co.uk:

This article was amended on Monday September 8. We had previously referred to the Italian Prime Minister incorrectly as Silvio Buffone. This has been changed.

Incorrectly?? Sicuro??

Comunque, a proposito di soprannomi 'internazionali', a me viene in mente sempre il 'Mr Clean and Sober' dell'articolo scritto per il Times da Rosemary Righter...