The Financial Times, 28.5.09
[articolo originale di Tony Barber qui]
E’ il momento degli indovinelli: quale sexy diciottenne rovina famiglie, come viene chiamata dai giornali scandalistici europei, ha recentemente fatto questa storica affermazione: “Voglio fare la showgirl, ma mi interessa anche la politica, sono flessibile”.
Si, è Noemi Letizia, l’adolescente al centro della richiesta di divorzio lanciata contro il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, dalla moglie, Veronica Lario. Leggendo l’intervista concessa da Noemi al quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno (“canto spesso con Papi Silvio al piano, oppure facciamo karaoke”) è difficile decidere per chi essere più dispiaciuti: per la Lario, l’ex fidanzato di Noemi Gino Flaminio oppure per tutti i 60 milioni di italiani.
Flaminio ha tutte le ragioni per sentirsi trattato ingiustamente. Ha raccontato di essere uscito con Noemi per 16 o 17 mesi: “era una relazione seria”. Fino a quando, 6 mesi fa, lei ha ricevuto una telefonata inattesa dal primo ministro.
Probabilmente Flaminio un giorno capirà di stare meglio senza la volatile Noemi. Dall’altra parte i sondaggi mostrano che gli italiani sembrano determinati a stare con Berlusconi, il cui gradimento rimane eccezionalmente alto a oltre un anno da quando è diventato primo ministro per la terza volta in 15 anni.
Gli avversari di Berlusconi, sia in Italia che all’estero, diventano rossi di rabbia quando vedono come riesce a cavarsela. Meno di due settimane fa un tribunale di Milano ha stabilito che David Mills, un avvocato inglese condannato nel 1997 per avere accettato una mazzetta da 600.000 dollari, ha testimoniato il falso per proteggere Berlusconi e la sua finanziaria Fininvest.
In qualunque altro paese europeo uno scandalo di queste dimensioni avrebbe fatto cadere il primo ministro in meno tempo di quello che ci vuole a dire “Papi”. Ma non in Italia, dove l’anno scorso Berlusconi é riuscito a far passare un provvedimento parlamentare che gli garantisce l’immunità da qualsiasi procedimento legale.
Naturalmente il premier nega qualsiasi addebito e dice che è tutto un complotto dei giudici di sinistra finalizzato a distruggere la sua carriera politica. Questo deprimente rituale fatto di accuse e contro accuse tra Berlusconi e la magistratura va avanti da molti anni e non mostra nessun segno di voler finire.
In ogni caso, nel tribunale dell’opinione pubblica c’è chi considera sorprendente che Berlusconi ancora non sia stato ritenuto colpevole di essere il peggiore amministratore dell’economia italiana dal 1945. La sua prima e breve esperienza di governo nel 1994 non ha prodotto nessun risultato. I suoi cinque anni al potere dal 2001 al 2006 sono ricordati principalmente per il fallimento nell’introdurre quelle riforme di cui l’Italia ha un disperato bisogno per diventare competitiva nella zona euro. Adesso Berlusconi siede sopra a quel declino che il Fondo Monetario Internazionale ritiene possa fare dell’Italia l’unico paese della zona euro a subire tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010.
Sono ancora più preoccupanti le stime della Commissione Europea: il debito pubblico italiano è atteso in aumento fino al 116 per cento del prodotto interno lordo entro il 2010. In altre parole l’Italia tornerà indietro fino alla fine degli anni ’90. Noemi o non Noemi, questo è il vero peccato di Berlusconi.
(a cura di Luciannetti)
4 commenti:
intanto è li più forte che mai..chissà cosa bisogna fare per abbatterlo..
abbattere 60 milioni di italiani :(
.......... BOOM!
no arcore...no party!!! :)
Ma non lo sapete che il Financial Times è un giornale legato alla sinistra nostrana?
Sono due giorni che Silvio I lo ripete. :-)
Francesco
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