giovedì 28 maggio 2009

Puó una teenager spodestare Berlusconi?









The Independent, 27.5.09

Lei lo chiama "papi". Lui le ha regalato un collier da €6,500
per il suo diciottesimo compleanno. La relazione tra Silvio Berlusconi e Noemi Letizia sono giá costati al premier il divorzio da sua moglie. Potrebbero costargli la sua presa sul potere?
[articolo originale di Peter Popham qui]

Gli Italiani hanno sempre da ridire sull'ossessione dei media anglosassoni con la vita privata dei ricchi e famosi, ma per tutto il mese i giornali italiani si sono preoccupati di una cosa e una cosa sola: le relazioni tra il premier Silvio Berlusconi ed una giovane donna di Napoli di nome Noemi Letizia.

Si é scoperto che Berlusconi avrebbe detto numerose bugie su questa relazione e si rifiuta di dare spiegazioni. E con importanti elezioni alle porte, la sua popolaritá, ai massimi storici solo sei settimane fa, potrebbe venire erosa.

I media non possono venire accusati di essere andati a scavare sul fatto, perché é stato Berlusconi stesso a portare l'attenzione su questa relazione martedí, quando ha approfittato di un viaggio a Napoli per piombare alla festa del diciottesimo compleanno di Noemi. Lí ha posato per fotografie e ha regalato alla bella biondina un collier di oro e diamanti del valore di €6,500. Questo evento mondano é stato immortalato in un trafiletto il giorno dopo su Repubblica.

E lí sarebbe finita la cosa, se quattro giorni dopo non avesse dato a Veronica, seconda moglie di Berlusconi, il casus belli per un divorzio. Suo marito, ha detto in un comunicato stampa, "frequenta minorenni"; "non sta bene", era preoccupata per lui ma, allo stesso tempo, dopo quasi 30 anni insieme, non aveva dubbi sul fatto che il loro matrimonio fosse finito.

Improvvisamente quell'evento sociale a prima vista innocuo si é cosí tinto di toni misteriosi e sinistri. Noemi, si é venuto a sapere, chiamava Berlusconi "papi". Berlusconi da parte sua sembrava essere in piena confidenza con la ragazza. Costretto in un angolo da Veronica, che apre la bocca ogni due anni circa ma con conseguenze devastanti, Berlusconi é andato a Porta a Porta, un talk show politico serale condotto dal suo piú untuoso cortigiano televisivo ed ha spiegato che il padre di Noemi, Elio Letizia, era un vecchio contatto politico dei giorni in cui frequentava Bettino Craxi e il Partito Socialista: Berlusconi aveva bisogno di vederlo per motivi urgenti riguardanti le elezioni europee. Ma poco dopo Bobo Craxi, figlio di Bettino, é sbucato fuori dichiarando di non aver mai sentito parlare del padre di Noemi. Allo stesso modo l'improbabile dichiarazione di Berlusconi sugli "affari elettorali" non ha attaccato, e poche settimane dopo é stata smentita dallo stesso Letizia.

Il personale non era piú tale: qualcosa su quella festa di compleanno, e la partecipazione di Berlusconi, aveva fatto oltrepassare il limite alla paziente Veronica. Una ragione per la sua rabbia, come ha spiegato in un'amara email all'agenzia Ansa, é stata il fatto che Berlusconi non si era fatto vedere alle feste dei diciotto anni di nessuno dei suoi figli, "benché fosse stato invitato". Ma quell'avvenimento in sé e per sé non poteva essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Potrebbe Berlusconi essere l'amante di Noemi, e quindi forse colpevole come suggerito da Veronica di "frequentare minorenni"? O potrebbe essere una sua figlia illegittima? Le sue guance piene e occhi scuri, non diversi da quelli del premieri, hanno fatto sí che il mondo si diletti con questa seconda possibilitá. Ma Berlusconi ha ostinatamente rifiutato di dare spiegazioni sulla loro relazione. Ha insistito sul fatto di averla incontrata solo "tre o quattro volte", e sempre in compagnia dei suoi genitori.

L'ironia é che prima d'ora Berlusconi non ha mai mostrato alcun imbarazzo nell'esporre la sua colorata e caotica vita privata al pubblico. Si innamoró di Veronica quando questa apparí in topless in uno spettacolo di nome Il Magnifico Cuckold a Milano, e visse nel peccato con lei per 10 anni prima di sposarla con rito civile; i loro bambini nacquero tutti prima del matrimonio. Quando entró in politica nel 1994 il suo manifesto elettorale era un'autobiografia romanzata, "Una Storia Italiana", dove si ritraeva come un italiano qualunque, il figlio di un banchiere venuto dal nulla che era diventato immensamente ricco con il suo duro lavoro, un uomo di famiglia amante della casa e con le stesse profonde radici di ogni italiano (non é esatto in quanto Una Storia Italiana risale al 2001, NdR). Milioni di italiani se la bevvero, ma nessuno mise in dubbio (bastava solo dare uno sguardo alle sue due mogli) che avesse buon gusto per le ragazze.

Fu dopo la sua seconda e molto piú convincente vittoria elettorale del 2001 che le voci sulle frenetiche relazioni di Berlusconi iniziarono a circolare in modo piú insistente, riferendosi ad una attraente giovane donna portata nella sua villa in Sardegna come "assistente" - e alla rapida ascesa nel suo partito, Forza Italia, di altre donne similmente vistose, attraverso i suoi canali di televisione commerciale. L'attempato libertino Berlusconi aveva trovato il modo perfetto di tenere in esercizio la sua libido, nonostante gli impegni della politica. E siccome stiamo parlando dell'Italia nessuno fiató. Veronica fu piazzata in una magnifica casa a pochi chilometri dalla casa principale di Berlusconi, Villa Arcore, a nord di Milano. Era chiaramente un cattivo marito, ma in Italia questi non erano affari di nessuno se non della sua famiglia.

Ciononostante come ha fatto notare ieri Ezio Mauro, editore de La Repubblica: "Berlusconi ha distrutto molto tempo fa il confine tra pubblico e privato." L'ha fatto pubblicando il suo opuscolo (Una Storia Italiana, NdR), ed ha continuato a farlo in un modo ancora piú caotico ed impulsivo quando ha permesso ad alcuni paparazzi di fotografarlo in compagnia di prosperose showgirl 50 anni piú giovani. Era il comportamento di un sultano, un monarca o un dittatore, e il modo in cui Berlusconi stava allargando i confini del lecito era un indicatore di come si muovesse inesorabilmente in quella direzione. I suoi stessi giornali e televisioni non avrebbero mai gridato allo scandalo. La RAI era sempre piú sotto il suo controllo. Anche i giornali indipendenti puntavano sempre di piú sulla sua buona volontá. L'incoscienza crescente di Berlusconi sulla sua immagine era diventato un barometro del suo senso crescente di invulnerabilitá personale.

Ma aveva fatto i conti senza Veronica. Fu nel gennaio 2007 che lei per la prima volta disse al mondo che aveva esagerato, concedendo un'intervista a La Repubblica (uno dei pochi giornali veramente indipendenti), in cui richiedeva delle scuse per aver detto a Mara Carfagna, una modella diventata parlamentare (ed ora ministro della repubblica), "Ti sposerei subito se non fossi giá sposato". Un pó forzatamente Berlusconi acconsentí. Ma non cambió: continuó a comportarsi come prima, fino a perdere il controllo sulla festa per il 18mo compleanno di Noemi, dove tutto ha cominciato ad andare per il verso sbagliato.

Oggi l'Italia sta ad un punto morto: La Repubblica ha insistentemente richiesto che Berlusconi chiarisca la sua relazione con Noemi, pubblicando per le due settimane scorse una lista di 10 domande che aspettano risposta. Berlusconi ha ripetutamente rifiutato. Con le elezioni europee a soli 10 giorni di distanza, c'é un vero rischio che il suo silenzio possa recargli danno in votazioni che dovrebbe avere vinto con facilitá - specialmente adesso che rispettati personaggi della chiesa cattolica come l'ex arcivescovo di Pisa Alessandro Plotti hanno iniziato ad attaccarlo. Berlusconi ha detto che potrebbe rilasciare delle dichiarazioni in parlamento in risposta a quelli che definisce "vili inchieste" sulla sua relazione con Noemi.

E' sintomatico della banalizzazione della politica italiana sotto Berlusconi il fatto che sia adesso al centro di uno scandalo non per vicende di corruzione, o legami con la mafia, ma per una sua relazione con una teenager. Ma lo scontro in sé non é banale. Vivere in Italia adesso é come essere intrappolati in un torrente di lava che scorre lentamente ma inesorabilmente giú per il fianco di una montagna. Anziché portare ad una rivitalizzata "Seconda Repubblica", gli scandali italiani legati alla corruzione degli anni '90 hanno invece portato all'era di Silvio ed al lento, costante degrado delle istituzioni democratiche nazionali. Se il premier puó farla franca su una storia di adulterio semi-pubblica con una teenager (e poi sul mentire cosí sfacciatamente da rendere palese a chiunque di non stare dicendo la veritá) e ancora non é chiamato a renderne conto - allora il paese é in pericolo.

(segnalato da Ronan e Cristina C.)

1 commento:

Kaishe ha detto...

Tutto giusto a parte l'ipotesi che la questione possa determinare una flessione delle preferenze.
Gli italiani, bel rieducati dallo stile televisivo (anche questo berlusconiano) provano una gran simpatia per il furbone che le vince tutte. E tutti vorrebbero essere lui!
Il paese non è in pericolo. E' già devastato!!!