El País, 22.6.08
Il Cavaliere dichiara guerra ai magistrati per liberarsi dei processi
[articolo originale di Miguel Mora qui]
NdR. Questo articolo, che vi invitiamo a leggere nella sua interezza, mi ha fatto notare, tra le altre cose, come la stampa estera riporti molto piú spesso le dichiarazioni di Di Pietro che quelle di Veltroni sull'operato del Governo. Sono piú colorite, é vero, ma viene da chiedersi quale sia il ruolo dell'opposizione nel nostro paese, e chi la faccia veramente?
Ringraziamo Alessandro Tauro che ha tradotto parte dell'articolo, oltre ad averlo commentato in questo post.
"Sono innocente. Lo giuro sui miei figli".
No, non è una frase di un ladro di galline arrestato dai carabinieri. L'ha pronunciata il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, venerdì scorso a Bruxelles, alla fine del Consiglio Europeo.
Ironia della sorte. Dopo aver trasformato i rom nel grande "nemico pubblico", dopo aver approvato in tutta fretta un pacchetto di misure di sicurezza che criminalizza gli immigrati, dopo aver introdotto questa settimana in Senato due piccoli emendamenti destinati a garantire la sua immunità giudiziaria, questo dichiarava Il Cavaliere, il magnate in persona, ricorrendo al giuramento "zingaro".
Berlusconi è indignato. Nessuno lo capisce. Durante tutta la settimana, l'opposizione, molti media nazionali e stranieri e numerosi cittadini, con e senza toga, lo hanno accusato di aver alzato una cortina di fumo per la sicurezza con lo scopo di legiferare in suo beneficio, promulgare un'amnistia gigantesca e salvarsi dal caso Mills, il processo nel quale è accusato di corruzione e al quale si riferiva il giuramento di venerdì.
Il cavaliere si è difeso con l'attacco come sa fare lui, e dopo aver annunciato che ordinerà ai suoi avvocati di rinunciare a godere della legge salva-Berlusconi "per allontanare ogni sospetto", ha delegittimato i magistrati italiani accusandoli di "tentare di sovvertire la democrazia e il senso del voto", e avvertendo che non permetterà che le "toghe rosse" lo spoglino del potere.
E' la sua ennesima offensiva contro giudici e pubblici ministeri. Però tutto lascia pensare che sia quella definitiva. Berlusconi ha ignorato anche l'autorità e il rispetto dovuti al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inserendo in Senato, senza consultarlo, questi due emendamenti che bloccheranno per un anno i processi penali per delitti o crimini compiuti fino al 2002 e punibili con meno di 10 anni di carcere.
Il magistrato Giovanni Salvi, esperto di terrorismo, considera che questi provvedimenti, adottati "con l'unico fine di impedire che si concluda il processo Mills e ottenere l'immunitá assoluta", comportano "una gravissima aggressione allo Stato di diritto che avrá conseguenze devastanti per un sistema giudiziario sull'orlo del collasso".
"Per liberarsi del caso Mills, Berlusconi mette a rischio 100.000 processi", spiega il politologo Giovanni Sartori in una colonna del Corriere della Sera. "É gravissimo. Mettiamo che Tizio sia capo della polizia, uccide la moglie e stabilisce che la polizia non puó fare investigazioni su di lui. Sarebbe corretto? Direi di no".
Forse la norma salva-Berlusconi non verrá applicata al suo caso. O magari il processo si fermerá per un anno per poi tornare. Per ogni eventualitá, il deputato e avvocato difensore di Berlusconi, Niccoló Ghedini, autore del pacchetto sicurezza e del pacchettino salva-Mills, ha in serbo un colpo di cannone: un nuovo lodo Schifani, dichiarato incostituzionale nel 2004, che blinderebbe giuridicamente le alte autoritá dello Stato.
"Tutti sappiamo che dopo Palazzo Chigi, Berlusconi vuole salire al Quirinale", riprende Sartori. "Se non arriviamo cosí ad un'immunitá definitiva, ci manca poco".
La grande strategia si gioca su due fronti: pubblico/privato. Il deputato Ghedini legifera in Parlamento e difende Berlusconi in giudizio. Questa settimana, il magistrato del caso Mills, Nicoletta Gandus, é stata ricusata. Quattordici mesi dopo aver iniziato il processo. La causa: grave inimicizia con Berlusconi. La scusa: Gandus avrebbe firmato manifesti contro leggi promulgate dall'anteriore Governo del Cavaliere, nel 2001-2006. Critica politica o rivalitá personale?L'Associazione Nazionale della Magistratura ha difeso l'imparzialitá della Gandus, e questa ha annunciato che non sospenderá il processo. La lotta é dunque aperta. Molta gente sta con Berlusconi. Altri vedono in pericolo lo Stato di diritto, il funzionamento della giustizia e la salute di una democrazia giá molto deteriorata dal conflitto di interessi.
Secondo il leader dell'Italia dei Valori, Antonio di Pietro, "Berlusconi accusa i giudici di quello che in realtá sta facendo lui: sovvertire l'ordine democratico".
La cosa curiosa é che anche i giornalisti di destra ci credono. Luca Ridolfi, de La Stampa, ha scritto questa settimana: "Berlusconi avrá magari un'idea sul futuro dell'Italia, ha certamente ragione in alcune critiche alla magistratura, ma quando comincia a muoversi é incapace di separare i suoi interessi personali dall'interesse del paese".
Secondo Salvi, é "inconcepibile che un premier aspiri a liberarsi di crimini commessi come imprenditore, ma la cosa piú straordinaria é che Berlusconi dica che il caso Mills dimostri che i giudici italiani stiano attuando una persecuzione nei suoi confronti".
In effetti, nella lettera inviata al Presidente del Senato, Renato Schifani, Berlusconi ha qualificato il caso come "uno dei tanti processi fantasiosi che i magistrati di estrema sinistra hanno inventato contro di me per fini politici".
Ma questo processo non proviene da un pm comunista. E´arrivato in Italia attraverso magistrati inglesi, dove il caso Mills ha prodotto, due anni fa, un piccolo terremoto politico. Tutto é iniziato quando Hacienda scoprí che David Mills, avvocato di Berlusconi tempo addietro, aveva 500.000 euro in un conto segreto alle Bahamas, arrivati via Svizzera e Gibilterra. Mills confessó che era una commissione che aveva ricevuto dalla Fininvest per aver testimoniato a favore di Berlusconi in due processi svolti nel 1997 e 1998. Dopo smentí quello che aveva detto. Ma non fece nessuna differenza. Poco dopo, la moglie di Mills, Tessa Jowell, ministro della Cultura del Governo Blair, grande amico di Berlusconi, si vide obbligata a dare le dimissioni.
Tanto Mills quanto Berlusconi si giocano una condanna tra i sei e gli otto anni di carcere. Se si arrivasse alla sentenza e questa fosse "colpevoli", potrebbe Berlusconi diventare Presidente della Repubblica? Continuerebbe ad essere Presidente del Consiglio? Gli crederemmo anche se continuasse a proferire giuramenti "zingari"?
No, non è una frase di un ladro di galline arrestato dai carabinieri. L'ha pronunciata il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, venerdì scorso a Bruxelles, alla fine del Consiglio Europeo.
Ironia della sorte. Dopo aver trasformato i rom nel grande "nemico pubblico", dopo aver approvato in tutta fretta un pacchetto di misure di sicurezza che criminalizza gli immigrati, dopo aver introdotto questa settimana in Senato due piccoli emendamenti destinati a garantire la sua immunità giudiziaria, questo dichiarava Il Cavaliere, il magnate in persona, ricorrendo al giuramento "zingaro".
Berlusconi è indignato. Nessuno lo capisce. Durante tutta la settimana, l'opposizione, molti media nazionali e stranieri e numerosi cittadini, con e senza toga, lo hanno accusato di aver alzato una cortina di fumo per la sicurezza con lo scopo di legiferare in suo beneficio, promulgare un'amnistia gigantesca e salvarsi dal caso Mills, il processo nel quale è accusato di corruzione e al quale si riferiva il giuramento di venerdì.
Il cavaliere si è difeso con l'attacco come sa fare lui, e dopo aver annunciato che ordinerà ai suoi avvocati di rinunciare a godere della legge salva-Berlusconi "per allontanare ogni sospetto", ha delegittimato i magistrati italiani accusandoli di "tentare di sovvertire la democrazia e il senso del voto", e avvertendo che non permetterà che le "toghe rosse" lo spoglino del potere.
E' la sua ennesima offensiva contro giudici e pubblici ministeri. Però tutto lascia pensare che sia quella definitiva. Berlusconi ha ignorato anche l'autorità e il rispetto dovuti al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inserendo in Senato, senza consultarlo, questi due emendamenti che bloccheranno per un anno i processi penali per delitti o crimini compiuti fino al 2002 e punibili con meno di 10 anni di carcere.
Il magistrato Giovanni Salvi, esperto di terrorismo, considera che questi provvedimenti, adottati "con l'unico fine di impedire che si concluda il processo Mills e ottenere l'immunitá assoluta", comportano "una gravissima aggressione allo Stato di diritto che avrá conseguenze devastanti per un sistema giudiziario sull'orlo del collasso".
"Per liberarsi del caso Mills, Berlusconi mette a rischio 100.000 processi", spiega il politologo Giovanni Sartori in una colonna del Corriere della Sera. "É gravissimo. Mettiamo che Tizio sia capo della polizia, uccide la moglie e stabilisce che la polizia non puó fare investigazioni su di lui. Sarebbe corretto? Direi di no".
Forse la norma salva-Berlusconi non verrá applicata al suo caso. O magari il processo si fermerá per un anno per poi tornare. Per ogni eventualitá, il deputato e avvocato difensore di Berlusconi, Niccoló Ghedini, autore del pacchetto sicurezza e del pacchettino salva-Mills, ha in serbo un colpo di cannone: un nuovo lodo Schifani, dichiarato incostituzionale nel 2004, che blinderebbe giuridicamente le alte autoritá dello Stato.
"Tutti sappiamo che dopo Palazzo Chigi, Berlusconi vuole salire al Quirinale", riprende Sartori. "Se non arriviamo cosí ad un'immunitá definitiva, ci manca poco".
La grande strategia si gioca su due fronti: pubblico/privato. Il deputato Ghedini legifera in Parlamento e difende Berlusconi in giudizio. Questa settimana, il magistrato del caso Mills, Nicoletta Gandus, é stata ricusata. Quattordici mesi dopo aver iniziato il processo. La causa: grave inimicizia con Berlusconi. La scusa: Gandus avrebbe firmato manifesti contro leggi promulgate dall'anteriore Governo del Cavaliere, nel 2001-2006. Critica politica o rivalitá personale?L'Associazione Nazionale della Magistratura ha difeso l'imparzialitá della Gandus, e questa ha annunciato che non sospenderá il processo. La lotta é dunque aperta. Molta gente sta con Berlusconi. Altri vedono in pericolo lo Stato di diritto, il funzionamento della giustizia e la salute di una democrazia giá molto deteriorata dal conflitto di interessi.
Secondo il leader dell'Italia dei Valori, Antonio di Pietro, "Berlusconi accusa i giudici di quello che in realtá sta facendo lui: sovvertire l'ordine democratico".
La cosa curiosa é che anche i giornalisti di destra ci credono. Luca Ridolfi, de La Stampa, ha scritto questa settimana: "Berlusconi avrá magari un'idea sul futuro dell'Italia, ha certamente ragione in alcune critiche alla magistratura, ma quando comincia a muoversi é incapace di separare i suoi interessi personali dall'interesse del paese".
Secondo Salvi, é "inconcepibile che un premier aspiri a liberarsi di crimini commessi come imprenditore, ma la cosa piú straordinaria é che Berlusconi dica che il caso Mills dimostri che i giudici italiani stiano attuando una persecuzione nei suoi confronti".
In effetti, nella lettera inviata al Presidente del Senato, Renato Schifani, Berlusconi ha qualificato il caso come "uno dei tanti processi fantasiosi che i magistrati di estrema sinistra hanno inventato contro di me per fini politici".
Ma questo processo non proviene da un pm comunista. E´arrivato in Italia attraverso magistrati inglesi, dove il caso Mills ha prodotto, due anni fa, un piccolo terremoto politico. Tutto é iniziato quando Hacienda scoprí che David Mills, avvocato di Berlusconi tempo addietro, aveva 500.000 euro in un conto segreto alle Bahamas, arrivati via Svizzera e Gibilterra. Mills confessó che era una commissione che aveva ricevuto dalla Fininvest per aver testimoniato a favore di Berlusconi in due processi svolti nel 1997 e 1998. Dopo smentí quello che aveva detto. Ma non fece nessuna differenza. Poco dopo, la moglie di Mills, Tessa Jowell, ministro della Cultura del Governo Blair, grande amico di Berlusconi, si vide obbligata a dare le dimissioni.
Tanto Mills quanto Berlusconi si giocano una condanna tra i sei e gli otto anni di carcere. Se si arrivasse alla sentenza e questa fosse "colpevoli", potrebbe Berlusconi diventare Presidente della Repubblica? Continuerebbe ad essere Presidente del Consiglio? Gli crederemmo anche se continuasse a proferire giuramenti "zingari"?
10 commenti:
Desideravo farvi i complementi sinceri per il vostro blog,è straordinario, innovativo, molto incisivo. L'idea che lo fa vivere è davvero interessante e mi ha colpito. Ho letto alcuni dei vostri post e mi riprometto di completare il giro.
Anch'io scrivo spesso della situazione italiana vista dall'Italia o meglio dalla Sicilia, terra dimenticata spesso dalle istituzioni tranne quando si parla di votazioni. sarei contento se poteste inserire il link del mio blog tra i vostri link amici del "per tenersi informati":
http://www.calogeroparlapiano.blogspot.com
Io invece vi inserirò tra i miei link amici! Spero possiamo scambiarci presto idee, opinioni, considerazioni. Ancora complimenti. Ciao, Calogero.
E' la fine. O agiamo tutti insieme oppure è la fine. Bisogna fermarlo in qualche modo o metterà tutto a ferro e fuoco.
Ragazzi vi stimo da morire perchè voi contribuite ad una libera informazione. E' questo che ci serve. INFORMAZIONE.
Davide
Grazie ragazzi troppo buoni!
@ Calogero: per il momento non abbiamo una lista di blog amici, ma solo link a quotidiani e siti di informazione alternativa. Ma quando avró un attimo di tempo la aggiungeró. Un saluto!
A proposito di giuramenti...
Ieri ho scritto alla Presidenza della Repubblica a proposito di quelli che si fanno in occasione dell'insediamento di un nuovo Governo; se v'interessa leggete qua... www.nopartisan.info
Ho come l'impressione che in Italia l'informazione sia un pochino ovattata. Certo, se gli italici media fossero un pochino più obiettivi, a preoccuparsi della situazione attuale non sarebbe solo una minoranza. Per fortuna c'è il web, che, invero, non è proprio alla portata di tutti...
Un cordiale saluto e grazie per il vostro prezioso lavoro.
Cercavo un sito dove leggere cosa dice di noi la stampa estera, e l'ho trovato.
Ragazzi continuate, c'e' troppa disinformazione in italia e solo un blog imparziale come questo puo' aiutare gli smarriti nell'informazione a ricercare quanto piu' si avvicina al vero.
Ma io dico, ma la gran parte dei giornalisti italiani che scrivono come fossero dei portavoce del potere, non si vergognano quando si trovano di fronte a dei colleghi della stampa estera???
Filippo D'Amico - Ispica (RG)
Ha ha!, l'Italia è sempre più divertente...
avete proprio ragione, ci vorrebbe INFORMAZIONE, ma purtroppo l'editoria in Italia è finanziata dall'oligarchia, che ha legato le sue sorti anche alla magistratura (gli stipendi di magistrati e deputati sono collegati, gli organi di controllo della magistratura sono finti e lasciati ai giudici stessi).
Potere legislativo ed esecutivo concentrato nel governo (si vedano le richieste di fiducia e le manganellate in Campania), magistratura connivente e fannullona oppure imbrigliata e schiacciata (caso Mills, ma anche De Magistris, Forleo, missione Arcobaleno), controllo dell'informazione.
E' la dittatura dei politici. Siamo ritornati a come eravamo prima dell'Unità d'Italia, con i nobili che decidevano la sorte degli "stupidi" plebei basandosi solo sui loro desideri. Ci manca solo la monarchia, ma mi sembra che ci sia un personaggio che sta puntando ad un ruolo simile... o sbaglio ? :-D
oggi non ho voglia di scrivere molto, mi limito a dire che Berlusconi è un'uomo di merda!tanto il succo è questo..
Bungiorno,
intanto voglio farvi i complimenti per questo blog, è molto interessante e utile.
Nel caso specifico, come dimostrano questi articoli, il vero problema italiano è l'informazione. E' chiaro a chiunque possa informarsi che Berlusconi è inadeguato per mille ragioni a guidare uno Stato democratico. Non è chiaro a chi l'informazione la percepisce, senza assimilarla, dalla televisione.
Infatti Berlusconi ha stravinto le scorse elezioni perchè la gente queste mille ragioni o non le conosce o non riesce a considerarle importanti perchè la televisione le racconta annacquandole con altre questioni.
Esempio:
Berlusconi ha scritto in una lettera indirizzata al Presidente del Senato Schifani: "uno dei tanti processi fantasiosi che i magistrati di estrema sinistra hanno inventato contro di me per fini politici". La cosa è gravissima perchè il potere giudiziario è indipendente da quello esecutivo. E' come se esponenti della magistratura definissero Berlusconi un fascista (sapete che succederebbe? apriti cielo)
Nessuno ha discusso di questo ma del fatto che la magistratura sia o non sia di estrema sinistra.
Nella speranza che le cose possano migliorare al più presto. Cortesemente Vi saluto.
Mirko
Grazie per i commenti, e benvenuto al sovversivo Filippo che, oltre a firmarsi con nome e cognome, scrive anche il suo recapito!!
Occhio che vengono ad arrestarti e a rigarti la macchina :)
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