martedì 16 giugno 2009

Un abbronzato Berlusconi verso gli USA








BBC, 15.06.09


[articolo originale di Stephen Mulvey qui]

La battuta del premier Silvio Berlusconi, che definì l'appena eletto Barack Obama "giovane, bello e abbronzato", pesa sulla sua prima visita a Washington dopo le elezioni.

La battuta venne ritenuta dai più offensiva. Centinaia di italiani scrissero al New York Times per scusarsi. Prima di salire in aereo, domenica, Berlusconi ha fatto un inopportuno riferimento allo scandalo, dicendo che lui stesso si stava recando a Washington "bello e abbronzato". La sua reazione all'ondata di critiche che accolsero il suo commento a novembre era stata l'incomprensione: "Come potete prendere negativamente un complimento così?" Quindi, c'è del disagio in Italia sul fatto che il premier possa offendere il suo anfitrione a Washington?

Società polarizzata

Alcuni italiani sono "estremamente preoccupati", dice James Walston, professore di relazioni internazionali all'Università Americana a Roma - ma un numero pressoché uguale di italiani è abbastanza rilassato per gli occasionali scivoloni sulla scorrettezza politica del primo ministro.

"Fa sempre qualunque cosa gli passi per la testa - non è possibile controllarlo quando comincia a improvvisare, cosa che ama". Ma molti dei suoi sostenitori ritengono che sia fantastico. Hanno ritenuto che il commento sull'abbronzatura fosse stato divertente o comunque appropriato. "Una settimana fa ha detto che Milano sembra 'una città africana' solo perché molti volti che si vedono non sono bianchi. I suoi sostenitori di Forza Italia hanno pensato che fosse divertente.

"Questo dimostra soltanto quanto la società italiana sia polarizzata." Beppe Severgnini, giornalista del Corrierre della Sera nonché autore de "La Bella Figura - Una Guida sul Campo della Mente Italiana", ritiene che il rischio di un incidente diplomatico a Washington sia basso.

"Non è razzista"

Severgnini fa notare che Berlusconi non parla inglese, Obama non parla italiano, e che si incontreranno solo per un'ora per discutere la preparazione del summit del G8, che l'Italia ospiterà il mese prossimo. Il premier italiano non è razzista, aggiunge."Il problema è che non pensa mai a quello che gli altri potrebbero pensare di ciò che dice, specialmente all'estero... Non ha la necessaria sensibilità e se ne infischia di quella degli altri, cosa che fa impazzire così tanta gente nel mondo".

Maria Sanminiatelli della Associated Press fa notare uno "stridente contrasto" tra il gaffeur Berlusconi ed un presidente degli Stati Uniti "con la reputazione di avere fenomenale self-control - da cui il suo soprannome, 'No Drama Obama'." Obama ha anche dimostrato di sapere tenere a bada il comportamento a volte imprevedibile di Berlusconi. Mentre la regina riprendeva il premier italiano al summit del G20 a Londra, per avere urlato per richiamare l'attenzione di Obama, le fotografie mostrano un Obama apparentemente rilassato con il braccio del premier sulla sua spalla, in posa per i fotografi. I media italiani hanno anche scritto che Obama e Berlusconi abbiano avuto una "lunga e cordiale" conversazione telefonica, ore dopo la gaffe dell'abbronzatura a novembre.

Le foto della villa

Il professor Walston dice che il meeting è importante per Berlusconi, il terzo leader dell'UE ricevuto da Obama alla Casa Bianca, dopo Gordon Brown e Brian Cowen.

Una performance da vero statista potrebbe aiutarlo a ripulire la sua immagine in patria, dopo una serie di nuove e sfavorevoli vicende:

  • Un'inchiesta su un possibile abuso del jet ufficiale del premier, usato per trasportare ospiti alla villa in Sardegna di Berlusconi
  • La pubblicazione di fotografie sui media europei, che mostrano uomini e donne aggirarsi seminudi per la villa
  • Le accuse di sua moglie, che ha iniziato le pratiche di divorzio, perché Berlusconi frequenta minorenni

Il fatto che il sistema politico italiano permetta a Berlusconi di accusare simili colpi senza dovere affrontare una minaccia alla sua leadership è, per lo scrittore italiano Enrico Palandri, più preoccupante di qualunque gaffe che potrebbe fare negli USA.

"Berlusconi va in giro a rappresentare l'Italia", dice Palandri, professore all'University College di Londra. "Anche se lo farà male non si troverà mai in imbarazzo - perché non potremmo trovarci in una situazione più imbarazzante di quella in cui siamo adesso".

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