martedì 25 novembre 2008

Lo stesso vecchio Silvio?










The Economist, 19.11.08


[articolo originale qui]

Nelle elezioni generali dello scorso aprile Silvio Berlusconi con la sua alleanza di centro-destra ha conquistato la larga maggioranza di entrambe le camere del parlamento, il che dovrebbe permettergli di arrivare alla fine del mandato nel 2013. In un altro paese, si direbbe "gli permetterá" invece di "dovrebbe permettergli". Ma siamo in Italia, dove l'unica cosa inevitabile é quella che non ci si aspetta.

Ci sono altri motivi per essere cauti. Il primo di questi é l'etá di Berlusconi: malgrado le apparenze (che sono in parte dovute alla chirurgia plastica) ha 72 anni, ha avuto un tumore e problemi cardiaci. E poi la sua maggioranza in parlamento dipende dalla Lega Nord, guidata da Umberto Bossi. Finora, Bossi e i suoi sono stati tenuti a bada con promesse di reale autonomia fiscale per il ricco Nord Italia ed un duro programma di "legge-ed-ordine" (messo in pratica da uno di loro, il ministro dell'Interno Roberto Maroni). Ma i leghisti sono ribelli naturali e Bossi ha giá minacciato una volta che, se non ottiene ció che vuole, potrebbe far andare i suoi voti all'opposizione. Inoltre, il cammino del governo si fa piú duro.


Nell' immagine: "L'Italia si smaglia". Reddito procapite in Italia (in rosso) rispetto alla media UE (in nero) durante gli scorsi anni, e previsione per il 2009.

L'economia italiana ristagnerá per tutto il 2009. E' probabilmente entrata in recessione a metá del 2008. In un mondo che si sforza per liberarsi dal credit crunch, l'Italia non sará da sola nell'avere problemi economici. Comunque, potrebbe essere meglio piazzata rispetto ad altri paesi

Comunque, in maniera molto pi ú sentita rispetto a gran parte degli altri paesi ricchi, i problemi dell'Italia sono strutturali piú che ciclici. E' ormai una tradizione consolidata il fatto che quando il resto dell'Unione Europea cresce, l'Italia cresca di meno; e quando le economie degli altri paesi UE si contraggono, l'Italia si contrae di piú. Il risultato é che un paese che era una volta largamente ammirato per il suo dinamismo e la sua inventiva sta gradualmente ma inesorabilmente diventando piú povero dei suoi vicini.

Se vogliono invertire la tendenza, gli Italiani devono iniziare a mettere in pratica le riforme che hanno rimandato per una decade o anche piú. Alcuni dei ministri di Berlusconi si rendono conto della loro urgenza. Ma potranno contare sull'aiuto del loro capo quando inizieranno la controffensiva? Berlusconi deve ancora dimostrare di saper imporre una riforma economica. Il suo ruolo nel fiasco dell'Alitalia del 2008, mettendo insieme una cordata per difendere "l'italianitá" della compagnia in fallimento, ha dimostrato che, in sostanza, é un nazionalista, populista ed intervenzionista. Non ci sono molte possibilitá che questo cambi nel 2009.

(segnalato da Pina T.)

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