lunedì 9 febbraio 2009

Il "pagano" Berlusconi diventa un manifestante pro-vita











El País, 8.2.09

[articolo originale di Miguel Mora qui]

Il drammatico caso di Eluana Englaro passerá alla storia in Italia. Se non per cose piú profonde, sará senz'altro per la miracolosa trasformazione che ha causato nel primo ministro piú mondano e liberale (per sua propria definizione) che il paese abbia mai avuto. Il pagano Silvio Berlusconi, divorziato, donnaiolo, adultero confesso e accumulatore di poteri e ricchezze senza fine, ha visto la luce. Per 17 anni non aveva mai pronunciato pubblicamente la parola "Englaro". In 48 ore é diventato il piú fervido sostenitore pro-vita di un paese dove questo tipo di voci non manca.

Trasformatosi in questo nuovo personaggio, Berlusconi ha attaccato ieri tutto quello che gli capitasse a tiro. Dei medici che venerdí hanno sospeso la alimentazione artificale di Eluana ha fatto notare la "crudeltá". Ha accusato coloro che erano a favore di rispettare la sentenza definitiva della Corte Suprema di appartenere alla "cultura della morte e dello statalismo" (mentre lui rappresenterebbe "la cultura della vita e della libertá"). E al padre della donna é toccata questa chicca: "Mi dicono che [Eluana] ha un bell'aspetto, funzioni attive, ciclo mestruale... Se fosse mia figlia, non potrei disconnetterle la sonda".

Ancora una volta si sono superate le aspettative. "Malgusto, manipolazione, cinismo", ha riassunto il leader dell'opposizione Walter Veltroni. "Berlusconi sfrutta il caso per realizzare il suo progetto politico". Un progetto molto ambizioso, per di piú. L'obiettivo, ribadito ieri per l'ennesima volta, é riformare la Costituzione per ridurre il potere, giá di per sé molto limitato, del Presidente della Repubblica. Perché questi, ha spiegato Berlusconi, "non si attribuisca poteri che spettano al Governo".

La manovra é iniziata venerdí. Con l'emissione del decreto per salvare Eluana, Berlusconi ha privato di autoritá il ruolo costituzionale del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e delegittimato di conseguenza la Corte Suprema. Il decreto ha avuto un effetto devastante. Ha fatto ricadere sul Capo dello Stato la responsabilitá morale di decidere sulla morte della donna, lasciandolo alla mercé del Vaticano, che non ha aspettato neanche dieci minuti per manifestare quanto lo avesse "deluso" Napolitano.

Il presidente si é negato a firmare, come aveva annunciato, perché il decreto é chiaramente incostituzionale, poiché cerca di annullare una sentenza non appellabile. Ma Berlusconi ha spinto ancora di piú. Ha convocato di urgenza il Parlamento e fatto pressione sui presidenti di Camera e Senato per legiferare al riguardo a tutta velocitá. Allo stesso tempo, annunciava che avrebbe cambiato la Costituzione se non gli venisse permesso di governare per decreto.

100% Berlusconi, con condimento di dequalificazioni. La piú grave, ieri. Berlusconi ha chiamato la lettera che Napolitano gli ha inviato venerdí per spiegare l'invaliditá del decreto come un invito "all'eutanasia". Falsitá assoluta, come si puó vedere dalla stessa lettera. Pazientemente, il presidente evita di replicare all'accusa. E Berlusconi finisce con la smentita di avere detto quello che in realtá ha detto.

Da Napoli, Napolitano si limita a dire che "il monopolio della solidarietá e l'autoritá morale non sono patrimonio di nessuno. E nemmeno la fine della vita". Berlusconi replica. Bisogna "correggere la Costituzione", dice, perché "fu stesa molti anni fa da forze ideologizzate" e "di ispirazione filo-sovietica". Napolitano in quel periodo era comunista.

Nel frattempo l'opposizione, piena di cattolici, é spaccata in due. Gruppi di cittadini sono scesi in piazza ieri e hanno inondato i siti web di proteste contro il colpo di forza del premier. Alcuni hanno criticato l'ingerenza della chiesa al grido di "governo italiano, decreto Vaticano". Altri hanno protestato contro la "vergognosa" frase di Berlusconi ("Eluana potrebbe avere figli"). E tutti hanno difeso Napolitano come garante dello Stato di Diritto. Vedremo per quanto tempo.

(segnalato da Cristina Cassinelli)

4 commenti:

Kaishe ha detto...

Da cattolica di sinistra non posso che dirmi indignata per quello che stanno facendo al mio Paese...
Personalmente sono per la non sospensione dell'alimentazione alla Englaro. Ma la farsa di Berlusconi non posso proprio accettarla nè, men che meno, plaudirla.
Ora questo essere che ci rappresenta userà la sensibilità dell'opinione pubblica per minare le Istituzioni. Ma quelli che lo assecondano si fermano almeno un minuto a riflettere che ciò che fa non può essere spacciato come "decreto salva Eluana" visto che già alla fine di questa giornata per Eluana il processo di avvio alla morte sarà troppo avanzato?

Evidentemente no!
Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che è stato eletto più di una volta...

Un saluto cordiale.

Anonimo ha detto...

C'è sempre più bisogno di cecchini in questo paese

Ivan ha detto...

bello questo articolo, spero che all'estero abbiano capito la disastrosa situazione che viviamo, siamo l'unico stato teocratico della comunità europea.

Marco ha detto...

Nonostante non sia un'articolo vero e proprio, varrebbe la pena postare l'intervento di Iñaki Gabilondo (direttore de TG di Cuatro, canale spagnolo) riguardo alla vicenda Englaro, nel suo consueto spazio di opinione in apertura del telegiornale.
Lucido, obiettivo, lontano anni luce dal servilismo dei TG italiani...
Guardo se trovo una trascrizione, o al limite il video...