Editoriale da El País, 6.07.09
[articolo originale qui]
Il parlamento italiano ha approvato una legge che rende reato l'immigrazione clandestina, punisce con la carcerazione l'avere determinati contatti con immigrati, autorizza le pattuglie urbane a collaborare con la polizia per la ricerca e la detenzione degli immigrati e, facendosi scudo delle direttive europee sul rimpatrio, porta l'arginamento dell'immigrazione fino al limite. Grazie alla reazione decisa dei medici italiani, l'obbligo di denunciare gli immigrati irregolari che si presentino negli ospedali per venire curati è rimasta fuori dal decreto legge.
La nuova legge risponde ad una promessa di Silvio Berlusconi, che ha già promosso altre misure incompatibili con lo Stato di diritto nei confronti delle minoranze, come il censimento dei cittadini zingari che ha provocato gli attacchi agli accampamenti nomadi a Napoli e in altre città. L'Unione Europea approvò questa misura, adottata nell'ambito della cosiddetta "emergenza zingara".
Lo scandalo sull'uso di mezzi dello Stato nelle feste private di Berlusconi, sempre piene di attraenti signorine (le cosiddette veline), insieme a leggi come quella che il Parlamento ha appena approvato, permette di tracciare il quadro generale del modo in cui si sta governando l'Italia: lo stimolo delle basse passioni dei cittadini attraverso misure di uno sfacciato populismo sta facendo da esca per rinforzare un potere guidato dall'arbitrio e dai capricci di un'unica persona. L'aspetto più grave di quello che sta succedendo è che, anche se Berlusconi dovesse perdere alle elezioni, il sistema legale e istituzionale italiano è già stato gravemente alterato.
L'instaurazione di pattuglie urbane contro l'immigrazione illegale significa che, sotto Berlusconi, lo Stato italiano ha rinunciato ad una delle sue funzioni principali. L'idea è già di per sé inquietante, ma la sua applicazione pratica offre ulteriori motivi di allarme: la polizia italiana ha arrestato recentemente gruppi di estrema destra che pensavano di intrufolarsi nelle pattuglie urbane e sfogare cosí la loro xenofobia in un ambito legale.
Quello che sta succedendo in Italia è un problema europeo. Non solo perché Berlusconi si avvale di strumenti come la direttiva sul rimpatrio, ma soprattutto perché, nella crescente onda populista che sta vivendo l'Europa, fissa dei modelli di comportamento che altri potrebbero seguire. Specialmente se l'UE si mostra così accondiscendente come è stata finora.
3 commenti:
ma finchè vince con la democrazia(viziata dall'informazione naturalmente)cosa possimao fare?bisogna che ci invadesse qualcuno pacificamente..hauhuahuh
la democrazia prevede che vi sia uguaglianza di fronte alla legge (in italia c'e', vista la legge alfano e la cronica lunghezza dei processi?) e la stessa visibilita' per i vari movimenti politici (c'e')? non raccontiamoci frottole e non vantiamoci tanto. il sistema dove la maggioranza prende tutto e affida il potere ad uno solo si chiama DEMAGOGIA non DEMOCRAZIA.
Fantastico poster con il Native American appropriato dalla Lega Nord! Magari postessi vivere fino al giorno in cui i leghisti verranno relegati in una riserva tutta per loro! Augh!!!
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