mercoledì 23 aprile 2008

L´Italia di Berlusconi perde peso nella Commissione Europea


Barroso sottrae a Roma le competenze su immigrazione e terrorismo

El País, 23 Aprile 2008. L'Italia di Silvio Berlusconi perderá nella Commissione Europea il dicastero di Giustizia, Libertá e Sicurezza, che tratta di questioni chiave come terrorismo e immigrazione, dopo che ieri il presidente, José Manuel Barroso, ha annunciato che questa responsabilitá passerá a Jacques Barrot. Il francese lascerá il suo attuale incarico nei Trasporti probabilmente ad Antonio Tajani, fino ad ora braccio destro del cavaliere al Parlamento Europeo. Romano Prodi, presidente del consiglio in carica dell'Italia, si é detto contrariato per non essere stato informato da Barroso.

Il ballo delle commissioni sembrava una sottile operazione di Barroso (portata a termine dal presidente senza intoppi) fino al rimprovero di Prodi, che ha detto di essere venuto a sapere del fatto "attraverso i mezzi di comunicazione". Aldilá dei protocolli violati, quello che risulta chiaro é che il dicastero che sará del nuovo commisario italiano, che manterrá il titolo di vicepresidente della Commissione, ha meno peso politico rispetto a quello lasciato da Franco Frattini per incaricarsi del ministero degli esteri per Berlusconi. Per caso o no, il futuro commissario italiano dovrá vedersela con la crisi della compagnia aerea Alitalia, per la quale Roma cerca aiuti di emergenza in modo cosí disperato da far ritenere alla Commissione che lo faccia in modo illegale.

Il presidente della Commissione ha pieno potere per distribuire i suoi dicasteri, ma normalmente al commissario di un paese subentra un compatriota (Pedro Solbes fu sostituito da Joaquín Almunia all´Economia). Il successore di Frattini si sarebbe dovuto incaricare di Giustizia, Libertá e Sicurezza, se non fosse stato per il modo in cui il presidente del consiglio appena eletto (Berlusconi) ha spaventato buona parte del parlamento europeo (socialisti, liberali e verdi) con le sue esternazioni sull´urgente bisogno di chiudere le frontiere italiane all'immigrazione illegale.

Che Tajani andasse a occuparsi di questioni in relazione con l'emigrazione ha fatto rivivere nei corridoi del Parlamento l'atmosfera del 2004, quando Rocco Buttiglione, allora candidato dal Cavaliere per il dicastero di Giustizia, Libertá e Sicurezza, fu respinto per i suoi punti di vista troppo tradizionali sulle donne e sugli omosessuali.

Con il "golpe" di ieri, Barroso ha evitato una crisi a Bruxelles, ma ha offeso Roma. Berlusconi e Prodi hanno discusso su chi dovrebbe nominare il futuro commissario. Prodi temeva che un radicale potesse essere responsabile di questioni importanti. Nel suo annuncio di ieri, Barroso faceva sapere che il cambio si fará solo se Frattini lascerá la Commissione.

2 commenti:

Paolo ha detto...

Questa mattina (23/4/08) Frattini era in collegamento telefonico con la trasmissione "Radio Anch'io" di Radio 1. Si parlava di sicurezza e di emergenza rumeni.
Ospiti in studio erano il Senatore Achille Serra (PD) e Cesare Salvi (SA).
La prima domanda ha riguardato questa "sottrazione di competenze". Frattini ha confermato che l'Italia non avrà più la delega alla sicurezza in commissione europea, ma avrà quella ai trasporti che ha un portafoglio quasi quadruplo rispetto a quella precedentemente gestita.

Il conduttore ha parlato anche di voci riguardanti una vice-presidenza della commissione, ma l'argomento non è stato approfondito.

Anonimo ha detto...

non e l'emergenza romeni,ma bensi l'emergenza rom(zingari).non confondiamo le 2 cose come fanno i nostri giornalisti!