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Cosa ne pensano all´estero?
[Riportiamo questo post di Piero Ricca, aggiungendo il collocamento politico orientativo delle testate da cui provengono questi estratti. Ci sembra che siano rappresentate tutte le posizioni politiche.]
Il governo Berlusconi disonora l’Italia in tutto il mondo.
La stampa estera, di destra e di sinistra, ne denuncia ogni giorno impunità, menzogne, abusi di potere. E continua a domandarci: come fate a tenervi un “premier” così?
Il Presidente del Consiglio, per fortuna, non si trova al di sopra delle leggi, e non avrà altra scelta che presentarsi in tribunale se gli venisse richiesto, come qualunque altro cittadino italiano. Segnalando l'illeggittimità tanto nella sostanza (la chiara disuguaglianza davanti alla legge) come nel metodo scelto per approvare il lodo (una legge ordinaria e promulgata in 25 giorni), la Corte ha restituito serietà e credibilità a un paese che Berlusconi ha cercato di trasformare nel paradiso dell'illegalità e dell'impunità dei potenti.
Il lodo Alfano blindava le quattro più alte cariche dello Stato rispetto ad azioni giudiziarie e anche inchieste: il Presidente della Repubblica, i Presidenti delle due camere, e il Presidente del Consiglio, in modo che non si potesse intraprendere alcuna azione contro di loro finché restavano in carica. È stata promulgata ad personam per completare lo scudo legale di Berlusconi contro la valanga di inchieste scaturita dalle sue numerose attività irregolari.
Il pacchetto di leggi approvate dalla maggioranza berlusconiana per evitare che il capo venisse processato costituisce un corpus giuridico specifico, del quale il lodo sarebbe stato la coronazione più infamante per il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alle leggi.
Berlusconi ha fatto approvare leggi per ostacolare le rogatorie all'estero destinate a investigare le sue attività transalpine. Ha fatto depenalizzare il falso in bilancio. Ha approvato un condono edilizio. Ha approvato la limitazione delle intercettazioni telefoniche per casi di corruzione. E ha ottenuto una legge, la Gasparri, per consacrare il suo monopolio televisivo e il suo quasi monopolio mediatico. Il suo esercito di avvocati è riuscito con grande abilità e infinite risorse economiche a combinare prescrizione e leggi ad hoc per evitare le condanne.
Oltre a rappresentare una vittoria giuridica dello Stato di diritto, la decisione dei magistrati supremi costituisce una sconfitta politica per il premier italiano, che si aggiunge al torrente di discredito accumulato nella sua costante confusione tra vita pubblica e condotta privata. Ma la cosa più preoccupante per il magnate mediatico è che la sentenza significa che come minimo due dei quattro processi congelati dal lodo Alfano ricominceranno, uno per corruzione e uno per irregolarità finanziarie nella compravendita di diritti televisivi.
Quando Patrizia D'Addario, una prostituta di Bari, ha rivelato quest'anno che il premier avrebbe dormito con lei nella notte delle elezioni USA, Ghedini ha detto che il suo capo non avrebbe commesso reati perché era soltanto "l'utilizzatore finale". Un disegno di legge che prevedeva pene per i clienti delle prostitute è stato rimandato.
Ghedini è anche un deputato per il partito al governo di Berlusconi, il Popolo delle Libertà, e ha un ruolo nello sfruttare i cavilli legali e difendere il premier. Nessuno ha protestato per questo ovvio conflitto di interessi. È dato per scontato che tutti gli aspetti della vita in Italia siano politicamente schierati - Corte Costituzionale inclusa.
Cinque dei 15 giudici che devono pronunciarsi sul lodo Alfano sono nominati dal parlamento. Tre di essi sono del centro-destra, due del centro-sinistra. A maggio Berlusconi è stato accusato dall'opposizione di aver tentato di accaparrarsi il favore dei giudici quando cenò con due di loro. Solo una, Maria Rita Saulle, 73 anni, è donna - e non si sa se condivida o meno il disgusto di molte donne italiane per Berlusconi a causa dei suoi scandali a sfondo sessuale.
Per i sostenitori del premier l'attacco alla legge per l'immunità farebbe parte di un complotto. Deputati del PdL sostengono che ci sia "un piano sovversivo per rovesciare la volontà del popolo".
Ma nessun cospiratore ha forzato Berlusconi ad andare alla festa dei 18 anni a Napoli di Noemi Letizia, aspirante modella, causando la richiesta di divorzio da parte di sua moglie. Nessun cospiratore l'ha forzato ad andare a letto con la D'Addario, che la settimana scorsa ha detto a milioni di telespettatori italiani che Berlusconi sapesse "perfettamente" essere una escort.
Allo stesso modo, le accuse di corruzione che Berlusconi dovrebbe affrontare se il lodo Alfano dovesse venire meno provengono dalle sue stesse azioni. Se si troverà a fronteggiare le accuse di evasione fiscale, e tentativi di corruzione di senatori del centro-sinistra per fare cadere il fragile governo di Romano Prodi, sarà perché i pm ritengono che abbia infranto la legge.