lunedì 20 ottobre 2008

Silvio Berlusconi è molto bravo a vendere aria






Liberation, 14.10.08, Intervista a Massimo Cacciari

[articolo originale di Eric Joszef qui]

Eletto esattamente sei mesi fa con circa il 47% dei voti, Silvio Berlusconi vola nei sondaggi. Malgrado la crisi economica, il Presidente del Consiglio italiano, settantaduenne, oggi ha il consenso, secondo i sondaggi, di due italiani su tre. Filosofo, sindaco di Venezia e libero opinionista della sinistra riformatrice italiana, Massimo Cacciari analizza questa popolarità.

Come spiegare un tale stato di grazia ?

I fattori sono evidentemente multipli, ma principalmente c’è la colossale delusione provocata dal governo uscente di Romano Prodi indebolito dai continui litigi all’interno della maggioranza di sinistra. Per conseguenza, questa situazione ha favorito Berlusconi che, per la prima volta, e diversamente dalle sue precedenti esperienze di governo nel 1994 e nel 2001, è uscito dalle elezioni di aprile 2008 con una solida maggioranza. Oggi non ha bisogno di fare una mediazione politica con i suoi alleati. E’ solo al comando, il capo indiscusso. In questo contesto, è bastato che abbia risolto, almeno provvisoriamente, qualche problema come quello della spazzatura di Napoli per volare nei sondaggi. Silvio Berlusconi è molto bravo a vendere aria. Il saper comunicare resta un fatto essanziale della politica. Mentre oggi può giocare da solo, sfrutta al massimo questa situazione, visto che, tra l’altro, possiede una buona parte dei canali d’informazione. Sull’immigrazione, la sua maggioranza moltiplica i discorsi, ma in realtà gli sbarchi di clandestini aumentano. Per la sicurezza, ha spettacolosamente piazzato 3000 soldati nelle strade (una goccia d’acqua se paragonati ai 400.000 membri delle forze dell’ordine), ma pagati con il budget della polizia. Berlusconi proclama che il federalismo fiscale che ha appena adottato, darà ai comuni più soldi, ma in realtà i tagli dei budget sono stati terribile per le municipalità. A Venezia, ci mancano 5 milioni di euro.

Perchè la crescita zero non intacca la sua popolarità ?

L’Italia è in preda ad una crisi reale. Siamo in una situazione di prepanico. Storicamente, quando la classe media ha paura, vota per le destre. E in più Silvio Berlusconi è stato abile. In campagna elettorale non ha promesso dei miracoli. Al contrario, ha esagerato la crisi parlando di situazione analoga al 1929 e si è presentato come il più adatto ad affrontare la tempesta. L’altro elemento importante è stata l’inesistenza di un’opposizione di sinistra. I responsabili della sinistra non hanno imparato niente durante in Governo di Romano Prodi. Si sono attaccati mutualmente al posto di trovare dei punti in comune per riformare il paese. Hanno una responsabilità storica. Dopo le elezioni di aprile, al posto di riorganizzarsi e di gestire la situazione, il Partito Democratico si è oscurato nella sindrome della sconfitta e non ha più fatto alcun progetto. E’ il regno della polemica, mentre l’opposizione dovrebbe presentare le sue contro proposte sull’immigrazione, la sicurezza o l’economia. Questo corrisponde anche alla crisi ideologica che sta colpendo la sinistra europea in generale.

Il berlusconismo prima esaltava l’individualismo, adesso reclama l’ordine. Perchè?

Con la crisi economica, la destra ha proposto una politica più realista e più moralista. Berlusconi e i suoi collaboratori difendono l’esatto contrario di quello che difendevano dieci anni fa. A quell’epoca erano liberali, oggi parlano di sicurezza, di difesa dei risparmiatori e dei lavoratori o ancora della nazione.

La popolarità di Silvio Berlusconi potrà resistere sul lungo periodo?

Dopo sei mesi di spot pubblicitari, i veri problemi stanno arrivando. L’evoluzione dipenderà in parte dalla capacità a reagire dell’opposizione. Ma di fronte ai pachidermi della sinistra, la destra è strutturalmente più adattabile. C’è un rischio di ritorno al nazionalismo estremo, o peggio alla xenofobia. Berlusconi e il suo ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non ha mai negato che loro sopportano difficilmente l’Europa. All’interno della destra italiana, ci sono anche dei politici eurofobi e micronazionalisti come quelli della Lega Nord che strumentalizzano la situazione. Ma, nella maggioranza, altri partiti politici sanno che la situazione è delicata e che è pericoloso cercare dei capri espiatori. Malgrado i recenti episodi di violenza xenofoba, non c’è pericolo di razzismo in Italia, semplicemente perchè non c’è una base intellettuale e culturale per questo. Rimane comunque che, in una situazione di crisi e d’insicurezza, la tentazione di attribuire la responsabilità dei propri problemi agli altri è sempre molto forte.

(a cura di Enrico Favaro)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

GRAZIE DI ESISTERE!

Kaishe ha detto...

"L’evoluzione dipenderà in parte dalla capacità a reagire dell’opposizione" ... siamo messi proprio bene.
E' per dimostrarci cosa che adesso Walter e Tonino stanno litigando?
Per farci capire che a sinistra la situazione non è cambiata (se non in peggio) e che quindi è meglio che ci teniamo questi qui?
Molto molto delusa e pochissimo speranzosa per il futuro...

Anonimo ha detto...

wow che prontismo!!
il buco nel bilancio di torino è 65 milioni di euri mi viene da dire beati venessiani
penso invece che nella classe medio-bassa la cultura al razzismo sia stata fortemente spinta all'eccesso grazie ovviamente a questa straziante campagna mediatica sulla sicurezza e sul puntualizzare costantemente la nazionalità dell'accusato. Non mi sento quindi tanto tranquilla come il sig cacciari nel dire che questo fenomeno non è pericoloso in italia, insomma io non sottovaluterei la cosa proprio per niente..per il resto ha detto tante ovvietà condivisibili. la prima su tutte è che si sta a litigare e quelli ci fanno il pelo!!
cmq io volevo solo ringraziarvi per il nuovo articolo :)) e tanti tanti complimenti.
danielina

Paolo ha detto...

Cacciari (come gran parte dei politici italiani) ha ancora la faccia tosta di presentarsi in giro: il Comune di Venezia si è mangiato i soldi dei contribuenti tentando speculazioni finanziarie
( http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1077793,00.html )
e il coglione ha anche il coraggio di lamentarsi dei soldi che gli mancano!

Se sei povero e bruci i tuoi soldi al Casinò non puoi poi andarti a lamentare del governo che non ti aiuta!

Andrea ha detto...

Meno male che silvio c'è!

Anonimo ha detto...

Devi cambaire titolo del blog, e scrivere: cosa ne pensa dell'Italia il quotidiano comunista Liberation.

Anonimo ha detto...

Credo che invece il razzismo ci sia già o se non razzismo molte persone pensano su due livelli differenti: Uno per gli italiani ed uno per gli straniere. E giudicano su due livelli differenti.
Grazie per aver aperto questo blog! E' uno dei più interessanti che io conosca.
Vi prego, se trovate qualche articolo straniero sulle università, vi prego, vi prego, pubblicatelo.
In ogni caso: grazie per il meraviglioso blog!

Anonimo ha detto...

C'era un bell'articolo di Nature mi pare sull'università, appena lo ritrovo vi lascio il link...

Anonimo ha detto...

trovato:

http://www.nature.com/nature/journa
l/v455/n7215/full/455835b.html

Anonimo ha detto...

G- 20: Italia: In
Spagna: Out