NdR Riproponiamo quest'intervista pubblicata dal blog un pó di tempo fa per ricordare Antonio Tabucchi. Cogliamo l'occasione per salutare tutti gli amici del blog: come avrete notato non siamo piú attivi: la comparsa di fonti di informazione come il Fatto Quotidiano e l'ottimo
Italia dall'Estero ha fatto venire meno l'utilitá di questo spazio, che per essere mandato avanti richiedeva una grande quantitá di tempo che spesso non avevamo. Un abbraccio a tutti i lettori, e grazie per il vostro sostegno in questi anni.
Charlie Hebdo, 2.7.08
Incontro con Antonio Tabucchi
[intervista originale di Marianne Dautrey, pubblicata sul numero 840 di Charlie Hebdo]
Dal 2000 al 2006, durante tutta la durata del mandato di Berlusconi, Antonio Tabucchi, scrittore, ha scritto diversi articoli sulla deriva fascista del suo paese (L'oca al passo. Notizie dal buio che stiamo attraversando, Feltrinelli) . Ha terminato quando Berlusconi ha lasciato la presidenza del Consiglio. Oggi, il Cavaliere è tornato, ed è riuscito a far votare una nuova legge che lo protegge dalla giustizia…
Charlie Hebdo : Com’è possibile che Berlusconi sia ritornato al potere ?
Antonio Tabucchi : Preferisco una destra onesta ad una sinistra corrotta. Il problema sta nel fatto che unire politica e affari è molto pericoloso. E questo è proprio quello che ha fatto Berlusconi. Il vero pericolo per la democrazia è proprio questo : qualcuno al capo dello Stato fa prevalere i suoi interessi privati sull’interesse generale. Questa situazione si era già prodotta con il craxismo. Craxi ha rubato dei milioni. Dei giudici lo scoprono, lo giudicano e lo condannano. Al posto di presentarsi davanti al tribunale, Craxi, che è un amico di Ben Ali, si rifugia in Tunisia. Si dichiara in esilio: in realtà è in fuga. Dieci anni più tardi, la sinistra ex-comunista inizia a dire che, ad ogni modo, quest’uomo appartiene alla famiglia della sinistra. Quando una famiglia protegge un bandito, non la si chiama più famiglia, ma mafia! Da quel giorno tutto è diventato poco chiaro. Il centro sinistra è rimasto al governo per due anni e mezzo, ma non ha soppresso una sola legge fatta da Berlusconi, il quale è sempre proprietario di quattro televisioni e di un gruppo editoriale. Un conflitto di interessi come questo lo troviamo soltanto in Kazhakistan.
Ma Prodi non è della stessa sinistra..?
Prodi, poveraccio, è un uomo onesto, ma non è molto furbo. Una tra le dichiarazioni più patetiche che recentemente abbia avuto l’occasione di leggere nella stampa italiana è stata fatta proprio da lui. Quando il Papa ha ricevuto Berlusconi assicurandogli tutta la sua amicizia, Prodi ha detto ai giornalisti : "Ah, e dire che il Vaticano mi considera come un nemico, proprio io che sono un fervente cattolico!" Questi uomini politici di sinistra pensano di intercettare i voti dei cattolici, grazie al Vaticano. Piero Fassino, che arriva dal comunismo, ha trovato la sua via di Damasco. Massimo D’Alema si è recato alla beatificatione del franchista Balaguer, ecc. L’errore è precisamente quello di ricercare l’amicizia del Vaticano. Il Vaticano è ontologicamente fascista. Ecco come la sinistra italiana si suicida.
Dunque, di fronte a Berlusconi c’è un grande vuoto ?
Berlusconi è accusato di corruzione e rischia sei anni di prigione. I giudici sono pronti a condannarlo. L’ultimo e unico ostacolo che gli resta è la magistratura. Se finiscono di processarlo, è fregato. Allora cosa fa ? Tenta di far approvare una legge che instaura la prescrizione per tutti i reati commessi prima del 2002, con il pretesto di fluidificare il funzionamento dei tribunali. Ma questo non funziona. Dunque ritorna alla carica dicendo che le quattro più alte cariche dello Stato non possono essere giudicate, perchè questo destabilizzerebbe la democrazia. Infine insinua: la magistratura non ha alcuna autorità su di me, perchè io sono stato eletto dal popolo. Utilizza un classico di tutti i regimi totalitari che non sono arrivati al potere con la forza: ingoia il sistema che ha permesso la sua elezione.
Il pericolo più grande che l’Italia ha attraversato dalla fine della seconda guerra mondiale è proprio quello che sta succedendo oggi. Il terrorismo non era riuscito a destrutturare lo Stato. Berlusconi sì. La democrazia in Italia non è così solida come in Francia. Nessuno può dire come tutto questo abdrá a finire.
Lei ha difeso attivisti come Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani o Ovidio Bonpressi. Prenderebbe le difese di Marina Petrella?
Li ho difesi perchè erano stati condannati sulla base di una sola testimonianza, quella di un pentito poco affidabile. Ma questi tre attivisti non hanno evitato la giustizia scappando in Francia! Marina Petrella sì. Le risponderò con un’altra domanda: ci sono persone condannate per delitti commessi in Francia che, dopo essere passate per le tappe successive di un processo fino alla condanna, si sono rifugiate in Italia sotto il pretesto che la magistratura francese sarebbe incapace di un giudizio obbiettivo? Lei sa che è andata proprio così? Si delegittima la magistratura italiana, come Berlusconi la delegittima dichiarando che i magistrati non sono altro che dei comunisti, delle "toghe rosse". Lo Stato italiano è ancora una democrazia, le sue istituzioni sono indipendenti e sovrane. Allora agiamo di conseguenza.
La dottrina Mitterrand rispondeva alle leggi speciali instaurate in quel periodo in Italia con una politica di amnistia. C’è la possibilità di fare la pace con quest’epoca ?
Certo, ma dopo che tutti avranno pagato i loro debiti. Molti di quelli che hanno commesso atti terroristici sono, nel frattempo, stati liberati. Se ci deve essere un’amnistia, questa non riguarda che lo Stato italiano. Da un punto di vista politico, il terrorismo degli anni di piombo non è ancora tanto chiaro. Alcune persone hanno commesso degli atti terroristici in nome di ideali e in buona fede, mentre i loro finanziamenti avevano spesso un’origine oscura. E hanno veramente cercato di destabilizzare l’Italia. Io non sono un idealista : ho paura!
(a cura di Enrico Favaro)